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Ascoli, Marsura: “Momento complicato alle spalle. Di Carlo ha portato mentalità giusta"
tmwradio
A TUTTA C con Luca Bargellini. Ospite: Davide Marsura (Attaccante Ascoli)
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Davide Marsura, attaccante dell’Ascoli, è intervenuto a TMW Radio nel corso di “A Tutta C” per analizzare il momento positivo della compagine marchigiana, reduce da due vittorie consecutive in campionato:
Due vittorie consecutive, in seguito a una buona striscia di pareggio, si può dire che il momento brutto dell’Ascoli è passato?
“Sì io credo che sia passato. Oltre i risultati abbiamo trovato anche le prestazioni. Penso che questi risultati ci diano anche fiducia per le prossime partite”.
Che cosa è cambiato con Di Carlo? In cosa vi ha aiutato?
“Il mister lo conoscevamo per il suo curriculum sia da calciatore che da allenatore. È stato bravo perché ha compattato il gruppo. Lui ha portato la mentalità di cosa è la Serie C. Ha dato questo tipo di impronta, di carattere e personalità, alla squadra”.
Nella passata stagione a Catania anche ci fu un inizio complicato, si può dire che la C è davvero un campionato molto complicato forse anche più della B?
“Io ti posso confermare che per me la C per tanti aspetti è più complicata della B. Quando giochi a Catania o Ascoli, poi, le avversarie vengono a giocare con ancora più voglia. In questa stagione abbiamo tanti ragazzi giovani, ci vuole solo del tempo per trovare la giusta quadra e far vedere le nostre qualità”.
Ci può fare un punto generale sul girone B? Regna tanto equilibrio?
“Il girone B era anche all’inizio un po’ più imprevedibile. In Serie C, poi, non si vince con il blasone o i nomi. Quella che forse ha qualcosina in più è la Ternana. Per il resto credo che tutte possano arrivare tra le prime 2-3”.
Nonostante alcune contestazioni dei tifosi alla società con voi sono sempre stati di supporto?
“I tifosi hanno i loro motivi che noi non sappiamo. Loro vengono allo stadio e poi decidono se contestare la squadra o la società. Noi della squadra non siamo stati praticamente mai contestati, solo dopo qualche risultato ma ci sta. Loro ci hanno sempre appoggiato e ci hanno seguito anche in trasferta. Mi dispiace quello che sta succedendo con la società e il presidente perché il presidente è una persona davvero presente e che ci mette tutto. Nel periodo in cui non vincevamo venne anche a pranzare con noi al centro sportivo”.
Che cosa si aspetta dalle prossime gare?
“Vedendo le squadre sicuramente sono alla portata ma io guardo più a noi stessi. Domenica avevo la percezione che potessimo vincere fin dagli spogliatoi”.
Da calciatore a talent scout: c'è un giovane che l'ha colpita all'interno della rosa dell'Ascoli?
“Noi siamo fortunati perché abbiamo tanti giovani bravi, al di là del valore tecnico. Abbiamo questi giovani interessanti che se continueranno ad avere la testa sulle spalle e manterranno i piedi per terra avranno un futuro importante”.
Due vittorie consecutive, in seguito a una buona striscia di pareggio, si può dire che il momento brutto dell’Ascoli è passato?
“Sì io credo che sia passato. Oltre i risultati abbiamo trovato anche le prestazioni. Penso che questi risultati ci diano anche fiducia per le prossime partite”.
Che cosa è cambiato con Di Carlo? In cosa vi ha aiutato?
“Il mister lo conoscevamo per il suo curriculum sia da calciatore che da allenatore. È stato bravo perché ha compattato il gruppo. Lui ha portato la mentalità di cosa è la Serie C. Ha dato questo tipo di impronta, di carattere e personalità, alla squadra”.
Nella passata stagione a Catania anche ci fu un inizio complicato, si può dire che la C è davvero un campionato molto complicato forse anche più della B?
“Io ti posso confermare che per me la C per tanti aspetti è più complicata della B. Quando giochi a Catania o Ascoli, poi, le avversarie vengono a giocare con ancora più voglia. In questa stagione abbiamo tanti ragazzi giovani, ci vuole solo del tempo per trovare la giusta quadra e far vedere le nostre qualità”.
Ci può fare un punto generale sul girone B? Regna tanto equilibrio?
“Il girone B era anche all’inizio un po’ più imprevedibile. In Serie C, poi, non si vince con il blasone o i nomi. Quella che forse ha qualcosina in più è la Ternana. Per il resto credo che tutte possano arrivare tra le prime 2-3”.
Nonostante alcune contestazioni dei tifosi alla società con voi sono sempre stati di supporto?
“I tifosi hanno i loro motivi che noi non sappiamo. Loro vengono allo stadio e poi decidono se contestare la squadra o la società. Noi della squadra non siamo stati praticamente mai contestati, solo dopo qualche risultato ma ci sta. Loro ci hanno sempre appoggiato e ci hanno seguito anche in trasferta. Mi dispiace quello che sta succedendo con la società e il presidente perché il presidente è una persona davvero presente e che ci mette tutto. Nel periodo in cui non vincevamo venne anche a pranzare con noi al centro sportivo”.
Che cosa si aspetta dalle prossime gare?
“Vedendo le squadre sicuramente sono alla portata ma io guardo più a noi stessi. Domenica avevo la percezione che potessimo vincere fin dagli spogliatoi”.
Da calciatore a talent scout: c'è un giovane che l'ha colpita all'interno della rosa dell'Ascoli?
“Noi siamo fortunati perché abbiamo tanti giovani bravi, al di là del valore tecnico. Abbiamo questi giovani interessanti che se continueranno ad avere la testa sulle spalle e manterranno i piedi per terra avranno un futuro importante”.
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