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Sorrento, Parmegiani: "I giovani si fanno giocare per meriti, non per mostrarli"
tmwradio
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospite: Roberto Parmegiani (responsabile scouting Sorrento), Tonino Siniscalchi (Il Mattino)
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“Vogliamo puntare il più possibile sui giovani di prospettiva. Le scelte fatte questa estate sono state fatte sia per le caratteristiche dei ragazzi sia perché abbiamo visto una prospettiva in loro e possono crescere con e nel Sorrento”. Il responsabile dello scouting del club campano Roberto Parmegiani parla così nel corso della trasmissione A Tutta C in onda su TMW Radiosoffermandosi sull’importanza di puntare sui giovani emergenti, magari pescando anche nelle serie inferiori, e sull’esordio del sedicenne Esposito.
Lo scorso weekend, poi, c’è stato l’esordio del 2008 Mattia Esposito?
“Lui è arrivato nel Sorrento quando eravamo in D e stava nei Giovanissimi. Lo scorso anno ha giocato con l’U16. In estate, poi, è stato aggregato alla Prima Squadra e il mister lo ha fatto giocare. Lo fa perché lo merita non per altri motivi. Lui è un esterno d’attacco di piede destro e gioca sulla sinistra. È molto bravo nel dribbling”.
Sta vedendo un cambiamento sul tema giovani?
“Un po’ lo percepisco e un po’ ci spero sinceramente. Le squadre, bisogna ricordare, che li fanno giocare per meriti e non per metterli in mostra per venderli. La cosa che speriamo tutti è che questi giovani facciano una grande carriera e che possano aiutare anche la Nazionale”.
Quanto è importante seguire il mercato della D? Ci può parlare di Musso?
“Per me è fondamentale vedere sempre il mercato della D, soprattutto da quando non esiste più la C2. Musso nello specifico lo abbiamo conosciuto prima da ragazzo e poi da calciatore. Come calciatore ci convince e una volta conosciuto come ragazzo non potevamo che confermarlo. Siamo sicuri che ci può aiutare molto sotto il punto di vista realizzativo”.
Lo scorso weekend, poi, c’è stato l’esordio del 2008 Mattia Esposito?
“Lui è arrivato nel Sorrento quando eravamo in D e stava nei Giovanissimi. Lo scorso anno ha giocato con l’U16. In estate, poi, è stato aggregato alla Prima Squadra e il mister lo ha fatto giocare. Lo fa perché lo merita non per altri motivi. Lui è un esterno d’attacco di piede destro e gioca sulla sinistra. È molto bravo nel dribbling”.
Sta vedendo un cambiamento sul tema giovani?
“Un po’ lo percepisco e un po’ ci spero sinceramente. Le squadre, bisogna ricordare, che li fanno giocare per meriti e non per metterli in mostra per venderli. La cosa che speriamo tutti è che questi giovani facciano una grande carriera e che possano aiutare anche la Nazionale”.
Quanto è importante seguire il mercato della D? Ci può parlare di Musso?
“Per me è fondamentale vedere sempre il mercato della D, soprattutto da quando non esiste più la C2. Musso nello specifico lo abbiamo conosciuto prima da ragazzo e poi da calciatore. Come calciatore ci convince e una volta conosciuto come ragazzo non potevamo che confermarlo. Siamo sicuri che ci può aiutare molto sotto il punto di vista realizzativo”.
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