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Serie C, Marani e le infrastrutture: "Istituzioni aiutano poco anche chi vuole investire"
tmwradio
A TUTTA C con Ivan Cardia, Luca Calamai, Luca Bargellini e Niccolò Ceccarini
Ospite: Matteo Marani
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Ospite degli studi fiorentini di TMW Radio il presidente della Lega Pro, Matteo Marani ha toccato il tema delle infrastrutture nel mondo del calcio. In Serie A come in Serie C.
“Questo è un tema molto spinoso e delicato - ha spiegato nel corso della trasmissione 'A Tutta C' -, di tutto il nostro panorama dove sicuramente abbiamo delle difficoltà gli impianti sono la situazione peggiore. In Serie A l’età media degli impianti era superiore ai 70 anni, ci sono piazze che hanno stadi che sono stati fatti per i mondiali del 1934. Faccio una riflessione con voi, qui c’è una responsabilità molto grave dell’amministrazione pubblica, penso ai comuni, alle regioni e allo stato. È stato fatto pochissimo per aiutare, io condivido come principio che ci debbano essere degli standard per partecipare ai campionati, in Inghilterra sono state fatte delle riforme che hanno portato investimenti enormi sulle infrastrutture.
Io ho incontrato presidenti che mi dicevano di essere pronti a fare uno stadio con investimenti privati, ma spesso si ritrovano a dover discutere con amministrazioni che cambiano ogni quattro anni. Se un presidente fa male ne risponde del proprio, ma se ha la sfortuna di essere in un comune particolarmente disgraziato è difficile colpevolizzarlo. Poi vai ad Albinoleffe e c’è uno stadio straordinario, ma il tema stadio è doloroso ed è un problema di tutto il sistema paese, non è solo il calcio a non aver funzionato. Non è solo la questione dell’impianto della domenica, ma anche i settori giovanili. I club ci dicono che non hanno campi dove allenarsi, noi dobbiamo stare vicini ai club".
“Questo è un tema molto spinoso e delicato - ha spiegato nel corso della trasmissione 'A Tutta C' -, di tutto il nostro panorama dove sicuramente abbiamo delle difficoltà gli impianti sono la situazione peggiore. In Serie A l’età media degli impianti era superiore ai 70 anni, ci sono piazze che hanno stadi che sono stati fatti per i mondiali del 1934. Faccio una riflessione con voi, qui c’è una responsabilità molto grave dell’amministrazione pubblica, penso ai comuni, alle regioni e allo stato. È stato fatto pochissimo per aiutare, io condivido come principio che ci debbano essere degli standard per partecipare ai campionati, in Inghilterra sono state fatte delle riforme che hanno portato investimenti enormi sulle infrastrutture.
Io ho incontrato presidenti che mi dicevano di essere pronti a fare uno stadio con investimenti privati, ma spesso si ritrovano a dover discutere con amministrazioni che cambiano ogni quattro anni. Se un presidente fa male ne risponde del proprio, ma se ha la sfortuna di essere in un comune particolarmente disgraziato è difficile colpevolizzarlo. Poi vai ad Albinoleffe e c’è uno stadio straordinario, ma il tema stadio è doloroso ed è un problema di tutto il sistema paese, non è solo il calcio a non aver funzionato. Non è solo la questione dell’impianto della domenica, ma anche i settori giovanili. I club ci dicono che non hanno campi dove allenarsi, noi dobbiamo stare vicini ai club".
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