Campobasso, Braglia: "Non possiamo essere sempre la vittima di tutti"
È un fiume in piena Piero Braglia al termine della sconfitta del suo Campobasso sul campo della Torres (capace di ribaltare l'iniziale svantaggio, anche grazie alla doppia espulsione patita dai molisani, prima Scorza e poi Calabrese) "Devo essere onesto? Era da quando ho iniziato a allenare che non vedevo le cose come ho visto oggi. Tutto qui. Non si può aver già il cartellino rosso in mano per Scorza, non si può buttare fuori un giocatore con Mondonico dietro. Sì, noi abbiamo le nostre colpe, sempre le solite storie, però quando poi facciamo la partita che dobbiamo fare, non è che tutte le volte noi dobbiamo essere le vittime di tutti. In casa nostra non c'è una persona che non abbia il tagliandino, qua c'erano 30 persone in campo e non si sapeva da dove venivano. È anche l'ora di farla finita. Io alla squadra non posso dire niente, anzi hanno fatto la partita che dovevano fare.
Io sono contento dei ragazzi. Mi dispiace che hanno perso una partita che non meritavano di perdere e se non succedeva quello che è successo, noi oggi la partita non la perdevamo mai. Però le chiacchiere stanno a zero come sempre. Noi si gioca a calcio, non è che si gioca senza contrasto. Di solito uno che apre il braccio e c'era lui sulla palla... andate a rivederla l'azione, ha invertito tutto quello che c'era da invertire, ha innervosito tutti. La Torres? Non ho niente da dire, ha fatto due tiri e ha fatto due gol".