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Campobasso, Braglia: "Periodo brutto, dobbiamo dimostrare chi siamo"TUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/CGP Photo Agency
Oggi alle 17:50Girone B
di Redazione TC
per Tuttoc.com

Campobasso, Braglia: "Periodo brutto, dobbiamo dimostrare chi siamo"

Alla vigilia della sfida contro il Pescara è intervenuto in conferenza stampa il tecnico del Campobasso, Piero Braglia: "Stiamo attraversando un periodo brutto - riporta quotidianomolise.com - non tanto fisicamente quanto mentalmente. Fatichiamo a concludere le azioni e a essere incisivi in attacco. Non è un problema di condizione fisica: i test lo dimostrano e nessuno si è mai lamentato di crampi. È un calo di attenzione e motivazione, forse abbiamo creduto che tutto ci fosse dovuto, e quando succede perdi le partite, come è capitato a noi. Mi aspetto una partita tosta, determinata. Loro vengono qui per riprendersi ciò che hanno perso in casa, ma noi dobbiamo dimostrare chi siamo. È l'ora di darci delle risposte, sia a noi stessi che ai tifosi. La chiave sarà tornare al livello di attenzione e cattiveria agonistica che avevamo prima. Senza questo, è impossibile fare risultato. Il Pescara è una squadra forte, ben organizzata, che gioca insieme da due anni. Silvio Baldini ha costruito un gruppo solido e versatile, capace di adattarsi tra 4-2-3-1 e 4-3-3. Ma a prescindere dalla forza degli avversari, dovremo puntare sulle nostre qualità e correggere i difetti.

Facciamo fatica a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica. È evidente che ci manca questo tipo di giocatori. Abbiamo due attaccanti, Di Nardo e Di Stefano, che hanno segnato 6 gol ciascuno, ma dietro di loro c’è poco. Manca il contributo in zona gol da parte di centrocampisti e mezzali. Ne ho parlato con la società, che si è mostrata disponibile, ma intanto dobbiamo fare con quello che abbiamo. Non voglio deludere nessuno, né la società né i tifosi. In campo dobbiamo andare con il coltello tra i denti, se serve anche con l’accetta. Se il Pescara sarà più forte, gli batteremo le mani, ma prima dobbiamo dare tutto, senza alibi. Questo è il Campobasso che voglio vedere domani".