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tmw / serie c / Girone B
Buscè: "A Rimini si può fare calcio ad alto livello". E chiarisce su CernigoiTUTTO mercato WEB
Antonio Buscè
Oggi alle 16:45Girone B
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

Buscè: "A Rimini si può fare calcio ad alto livello". E chiarisce su Cernigoi

Nella conferenza stampa che precede la sfida casalinga contro il Milan Futuro, mister Antonio Buscè, tecnico del Rimini, è tornato sulle dichiarazioni rese prima della sfida con la Lucchese. Le sue parole sono state raccolte dai colleghi di NewsRimini: “Mi prendo ancora un paio di minuti perché mi è dispiaciuto che per qualche mia dichiarazione si sia innescata la polemica: ho detto di Nesta, Maldini, mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso, io facevo una riflessione quando sono venuto a Rimini e già conoscevo Rimini, perché qualche anno fa c’è stato mio figlio, so cosa vuol dire il calcio. Ho fatto una riflessione: secondo me Rimini è una città in cui il calcio si può fare ad alto livello. In 112 anni si può fare calcio a livelli più importanti. In questo posto si può vedere gente di quel calibro, perché tra Rimini e provincia siamo attorno a 300mila abitanti, tanta tanta roba. Leggevo che l’anno scorso come media tifosi allo stadio 4000-4.500, secondo me si può fare un calcio davvero importante. È normale che non lo puoi fare dalla sera alla mattina, bisogna costruire una mentalità, una società solida e secondo me la proprietà che c’è ora vuol fare le cose alla grande, vedevo i progetti del centro sportivo e dello stadio. Ci vuole la pazienza di fare un passo all’indietro. Tutto questo, se abbiamo tanta pazienza, si possono fare delle cose importanti. Qui fare calcio a quei livelli si può fare in maniera importante.

Un’altra cosa è inerente a Cernigoi: nel post partita di Lucca non volevo mancare di rispetto ai tifosi, alla curva, ma era una riflessione che facciamo in questo periodo perché per una distrazione minima subiamo gol che ci fanno perdere punti. Basta calare l’attenzione di un minuto e ci può costare caro. Quando ho visto quella corsa di Cernigoi, mi sono messo nei panni del ragazzo, qualche sassolino che si è tolto dalla scarpa, gli attaccanti vivono per il gol, esultare sotto la curva, è successo anche a me. I ragazzi devono andare ad esultare sotto i tifosi, ed è anche bello che i tifosi vengano in tanti in trasferta. Già a Carpi c’erano 400 tifosi al seguito. Solo in questo momento uno schiaffo ci costa punti preziosi. Questo era il mio pensiero. Cernigoi fino agli ultimi due-tre giorni di mercato era in partenza, a fine primo tempo gli ho chiesto come stava. Quella corsa e quella gioia erano magari quei 5-10 minuti che ci poteva aiutare in campo. Ci tenevo a chiarire questa cosa”.