DS Casertana: "Cessioni Toscano, Montalto, Tavernelli e Capalai: ecco com'è andata"
Trevor Trevisan, direttore sportivo della Casertana, in conferenza stampa ha analizzato il mercato dei rossoblù, come riportano i colleghi di CasertaNews.it: "Sui 17 ragazzi presi, abbiamo 15 giocatori di proprietà, un prestito secco che è Salomaa e per Bianchi abbiamo il diritto di riscatto. Avrei voluto fare due operazioni definitive. Credo fortemente in questi ragazzi. Sono stati fatti investimenti pluriennali. Per me il gruppo è sacro, non accetto comportamenti sbagliati. Quando sei fortunato a scegliere determinati profili, è tanta roba. Adesso abbiamo la situazione di Galletta da valutare, è un patrimonio di questo club. Siamo in attesa di sapere l'entità dell'infortunio.
Le cessioni? La prima è stata quella di Toscano, con il quale ho avuto un rapporto fin da subito con lui e con il suo agente. Con noi è stato sempre diretto e onesto nel voler provare a fare una nuova esperienza. Poi c'è stato il caso più bello forse, quello di Montalto: è stata una telenovela lunga. C'è stato subito un rapporto schietto e diretto. È stato con noi in ritiro per una settimana, si è comportato in maniera perfetta, è stato un professionista. Allo stesso tempo anche lui aveva espresso il desiderio di andare a Catania. Siamo stati tutti collaborativi, però ci sono state altre dinamiche non dipese da noi e dunque si è creata questa trattativa complessa. Perdere un profilo della sua importanza non era facile. Non è stato semplice sostituirlo.
Poi c'è stata la cessione di Tavernelli, l'operazione con l'Arezzo è stata rapidissima. In questo caso parliamo di una situazione diversa da quelle di Toscano e Montalto. Sono state dette e scritte tante cose, posso solo dire che è stata gestita male, non da noi. Il più penalizzato è stato proprio Tavernelli perché determinate cose avvenute in quei giorni hanno generato confusione. Fortunatamente è stata trovata una soluzione in brevissimo tempo, a noi è andata bene.
La cessione di Calapai è stata quella che mi è dispiaciuta di più perché con Luca avremmo potuto fare un bellissimo percorso, era un giocatore che avrebbe potuto esprimere tanto per le modalità e per l'idea di gioco del mister. È stato un professionista dal primo all'ultimo giorno. La trattativa con la SPAL era già avviata da qualche giorno, ho trovato Calapai in un ristorante il giovedì prima di Latina e gli ho presentato questa proposta, chiedendo il favore di restare per la gara. La sfortuna vuole che è stato espulso, ma fa parte del gioco. Con lui mi è dispiaciuto".