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tmw / serie c / Il Punto
Le Under23 in Serie C. Tre modi diversi di affrontare questo universo. Una sola, al momento, dà certezze
venerdì 5 luglio 2024, 00:00Il Punto
di Luca Bargellini
per Tuttoc.com

Le Under23 in Serie C. Tre modi diversi di affrontare questo universo. Una sola, al momento, dà certezze

Saranno tre modi diversi di affrontare la prossima stagione di Serie C quelli che le tre formazioni B di Atalanta, Juventus e Milan porteranno avanti. E gli esiti al momento sono decisamente imprevedibili. Sia per quanto riguarda le rose a disposizione di Francesco Modesto, Paolo Montero e Daniele Bonera che per l’approccio che le società avranno al torneo 2024/2025.

Quello che, al momento, dà la sensazione di avere le basi più solide è quello della Dea. La prima squadra è anni che propone un progetto calcistico di alto livello, ma al tempo stesso sostenibile e bello da vedere sul campo. L’esperienza della passata stagione è stata, dunque, utile non solo alla crescita dei talenti allevati con cura a Zingonia, ma anche alla comprensione su come si fa calcio in terza serie. Una cosa utilissima per capire come, con chi e quando attardare sia sul piano economico che tecnico.

A Torino, casa della Juventus, invece è il momento di cambiare pagina. L’esperienza di Massimo Brambilla, tecnico capace non solo di far fiorire i migliori talenti della Vecchia Signora, ma anche di ottenere risultati sul campo, si è chiusa con le semifinali lo scorso maggio. A Montero, dunque, toccherà non solo la responsabilità di continuare sulla stessa falsariga, ma anche di mostrare di essere al livello del suo predecessore. Cristiano Giuntoli nel corso della sua carriera ha palesato chiaramente di sapere scegliere i giovani sui quali è giusto puntare, ed è lecito attendersi lo stesso anche in bianconero. Magari provando a non calcare la mano eccessivamente sugli over come hanno fatto i suoi predecessori in alcune occasioni. In fondo le Under23 servono a far maturare i talenti fatti in casa e non a mettere in mostra chi in Lega Pro ha già un palcoscenico sicuro.



Infine, il Milan. Ieri Zlatan Ibrahimovic, senior advisor di RedBird, ha palesato grande convinzione nel progetto, consapevole che uno step intermedio fra Prima Squadra e Primavera sia necessario per il corretto sviluppo dei calciatori. La cosa più interessante è stata, però, quando ha chiarito che il lavoro di Bonera sarà un “copia-incolla” di quello che farà Paulo Fonseca con i grandi. Stesso idee di gioco, stesso tipo di mentalità e allenamenti costantemente in parallelo se non anche comuni fra le due entità. Al punto tale che la società ha deciso di spostare la Primavera da Milanello a Vismara per creare, anche sul piano ambientale, uno stacco netto fra il settore giovanile e il mondo professionistico. Lo svedese ha, poi, anche detto che la squadra avrà bisogno comunque di elementi in campo che conoscano bene la categoria. Necessità comprensibile, ma entro certi termini (vedi il paragrafo sulla Juventus).

Il tutto, per tutte e tre le società, in un quadro normativo più chiaro dopo le specifiche del Consiglio Federale dello scorso 27 giugno.

Personalmente i dubbi e il gradimento sul progetto Under23 in Serie C è e rimane lo stesso (un campionato riserve in stile Premier League creerebbe sicuramente meno frizioni con le realtà tipiche della terza serie), ma come dice il saggio… Devi giocare la tua mano con le carte che ti capitano e non con quelle che ti sceglieresti.