
DG Perugia: "Il club era in terapia intensiva, noi lo abbiamo salvato"
Hernan Garcia Borras, direttore generale del Perugia, ai microfoni di UmbriaTV parla dei progetti della proprietà argentina: “Sapevamo che il club fosse in grave difficoltà, siamo arrivati qui per migliorare la situazione e far sì che non succeda più. Lavorare in un club importante come questo è una sfida. Fin dai primi giorni ci siamo tirati su le maniche e abbiamo lavorato 15 ore al giorno. Tutti i giorni sento Faroni, che pensa molto anche a tutte le categorie del settore giovanile, perché partendo dal vivaio si crea una struttura forte. La parte tecnica-operativa è nelle mani di Meluso e Cangelosi ma la società è operativa fin dal primo giorno. A gennaio abbiamo dovuto fare i conti col blocco del mercato ma siamo comunque riusciti a prendere due giocatori importanti come Riccardi e Broh. Quali budget nel mercato? Io non sto chiuso nel mio ufficio ma giro e parlo con i tifosi. So cosa pensano. Noi come tutte le aziende non mettiamo in chiaro i budget ma la nostra missione è fare una squadra competitiva per vincere il campionato. A gennaio non abbiamo potuto operare per una diversa interpretazione della norma, da giugno invece saremo liberi da questo punto di vista”.
Smentita ogni voce circa presunte difficoltà finanziare: “A febbraio qualcuno parlava di mancati pagamenti, che invece abbiamo fatto tre giorni prima della scadenza, quasi un milione di euro. Noi abbiamo pagato sempre tutto. Tutti gli impegni assunti per il futuro Faroni li rispetterà. Il presidente ha aumentato del 50% il costo delle trasferte di Prima Squadra e Primavera. Facciamo trasferte come squadre di B o anche di A. Non abbiamo fatto nessuna rateizzazione dal nostro arrivo, abbiamo aumentato il budget del Perugia. Non è possibile che i perugini non diano fiducia ad un presidente che ha sempre pagato tutto, senza nessuna rateizzazione. Non capisco le critiche. Questo club stava in terapia intensiva, noi lo abbiamo salvato”.
Altro tema fondamentale sarà il mercato estivo: “Noi abbiamo intenzione di prendere buoni giocatori per puntare alla B, non importa la nazionalità. Sicuramente ci sarà un occhio di riguardo per giocatori provenienti dal Sudamerica. Kanoute e Montevago? Hanno un contratto con il Perugia. Non arrivare ai playoff è stato un grande insuccesso, perché questa squadra poteva farlo. Non mi compete dire chi rimarrà e chi invece andrà via, ci penseranno Meluso, Cangelosi e ovviamente Faroni. La cosa bella è che la squadra è rimasta unita anche nei momenti di difficoltà. Dopo Campobasso i giocatori si sono presentati all’allenamento con un’ora di anticipo. Sono professionisti seri, hanno fatto il possibile per arrivare ai playoff. Seghetti? Ha un altro anno di contratto, Meluso è stato chiaro su di lui. Non solo i giocatori, anche noi abbiamo fatto degli errori che cerchiamo di correggere”.







