
Picerno, Greco: "Ci ispiriamo a Entella e Cittadella. Riconfermarsi la nostra più grande soddisfazione"
L’AZ Picerno si appresta a concludere un’altra stagione di grande spessore in Serie C NOW, confermandosi tra le realtà più virtuose e sorprendenti dell’intera terza serie. La formazione lucana ha occupato stabilmente la parte sinistra della classifica del girone C, distinguendosi per solidità e continuità, e rimanendo per lungo tempo l’unica squadra imbattuta del 2025, prima della sconfitta interna contro il Latina. A guidare con competenza e visione il percorso di crescita del club c’è il direttore generale Vincenzo Greco, figura centrale del progetto melandrino, che ai microfoni di TuttoC.com ha tracciato un bilancio dettagliato della stagione rossoblù.
Che analisi si può fare di questa stagione del Picerno, ormai vicina alla conclusione della regular season?
"L’analisi è estremamente positiva, in un’annata comunque complicata per le varie vicissitudini che hanno riguardato il nostro campionato. Abbiamo affrontato difficoltà sin dall’inizio, con il cambio della guida tecnica: in poco tempo abbiamo dovuto individuare un nuovo allenatore e rifondare il 50% della rosa. Dopo una stagione positiva come quella scorsa, molti dei nostri giocatori più importanti hanno ricevuto richieste e siamo stati costretti a lasciarli andare. Ripartire non era facile, né lo era riconfermarsi in un campionato complicato ed equilibrato come quello di quest’anno, in cui tutte le squadre si sono rinforzate. Eppure, per il quarto anno consecutivo, nonostante i tanti cambiamenti, ci siamo qualificati ai playoff. Per una piazza come Picerno è un risultato straordinario: rientrare tra le prime dieci in un campionato del genere è un traguardo importantissimo e prestigioso."
Com'è stato il percorso di mister Tomei, considerando che raccoglieva un’eredità pesante?
"Mister Tomei veniva da un’annata difficile, conclusasi con un esonero a Monopoli. È arrivato in un contesto importante, dopo due sesti posti consecutivi, e ha avuto a disposizione una rosa qualitativamente forse anche migliore rispetto a quelle degli anni precedenti. Ha svolto un buon lavoro. C’è un piccolo rammarico, forse potevamo raccogliere qualche punto in più e competere per le prime posizioni. Ma siamo consapevoli del nostro percorso e della nostra realtà. Siamo soddisfatti del lavoro svolto da Tomei: alla sua seconda esperienza da allenatore in prima squadra, ha dimostrato di poter fare bene. Sicuramente negli anni futuri migliorerà ulteriormente, affinando le sue competenze e magari ottenendo risultati ancora migliori."
Come riuscite, nonostante tutto, a mantenervi competitivi?
"Con la competenza, con le capacità manageriali che possediamo e soprattutto con le idee. Idee che nascono da un lavoro costante di conoscenza e scouting durante tutto l’anno. Fare il dirigente in società che dispongono di milioni di euro e che possono permettersi giocatori affermati è relativamente semplice. Ma saper scegliere profili provenienti da categorie inferiori o dal proprio settore giovanile, come facciamo noi ogni anno, è un’arte che pochi conoscono. Non voglio autocelebrare il nostro lavoro, ma Picerno è una società in cui il presidente ci consente di lavorare in piena autonomia e con una buona disponibilità economica. Abbiamo fissato dei parametri e li rispettiamo: non sperperiamo denaro, ma puntiamo su idee che ci permettono ogni anno di ottenere risultati importanti. In più, realizziamo plusvalenze significative. Siamo tra le poche società in Serie C che offrono ai propri giovani la possibilità di mettersi in mostra e crescere, generando al contempo valore per il club. Lavoriamo con consapevolezza e senza presunzione, forti delle competenze che possediamo al nostro interno."
Il problema economico in Serie C resta una piaga diffusa. Cosa non funziona nel sistema?
"I problemi della Lega Pro sono noti. Ci sono società come Taranto, Turris, Messina, ma anche tante altre, che sono in grave difficoltà economica. Spendono più di quanto ricavino, anno dopo anno, e questo non è più tollerabile. Serve educare i presidenti e imporre una gestione oculata e attenta, vietando di sostenere costi più alti dei propri ricavi ogni stagione."
Un esempio virtuoso potrebbe essere la Virtus Entella, da pochi giorni aritmeticamente promossa in serie B. Ci sono dei modelli di riferimento a cui ispirarsi?
"L’Entella è una di queste società da cui si può prendere esempio. L’AZ Picerno ha espresso le proprie congratulazioni e colgo l’occasione per rinnovare i complimenti al club per la promozione conquistata. Hanno raggiunto un obiettivo prestigioso, non ha mai sperperato denaro, ha puntato su un allenatore giovane che ha dimostrato di avere competenze, costruendo una rosa con criterio, senza sperperare milioni. Il tutto con programmazione, conoscenza e competenza, elementi che hanno permesso alla squadra di raggiungere questo grande traguardo. Io mi ispiro molto al Cittadella per la loro politica gestionale: da anni in Serie B, con uno dei budget più bassi, ma che raggiunge puntualmente sempre obiettivi importanti. Allo stesso modo, noi siamo la squadra che ha speso meno nel nostro girone, ma abbiamo raggiunto ancora una volta un risultato rilevante. È merito della programmazione e dell’attenzione in ogni scelta. La Virtus Entella è una di quelle società che merita di raggiungere risultati importanti: oltre ad avere una proprietà solida, un presidente che tutti noi conosciamo, ha dei dirigenti molto capaci. Ottengono risultati anche a discapito di chi spende senza criterio e non raccoglie nulla."
C'è una soddisfazione personale particolare, in questa stagione?
"La più grande soddisfazione è quella di essersi riconfermati in un campionato così difficile, dove tutte le squadre si sono rinforzate. Siamo tra le prime dieci con il budget più basso del girone. E poi vedere i nostri under disputare campionati importanti e finire nel mirino di club di categoria superiore è un’altra grande gratificazione. Lo stesso vale per i prodotti del nostro settore giovanile, che stanno emergendo. Ma soprattutto, la soddisfazione è aver dato a un allenatore reduce da una stagione negativa la possibilità di riscattarsi e raggiungere traguardi importanti. Questo accade puntualmente da noi ogni anno: Colucci, dopo l’esonero dalla Vis Pesaro, è venuto da noi e ha conquistato i playoff. Longo, che non aveva mai allenato in Serie C, ha ottenuto due sesti posti consecutivi. Quest’anno è successo con Tomei. Diamo fiducia, crediamo nella crescita, e anche in chi ha bisogno di rilanciarsi. Come Murano, che l’anno scorso ha vissuto una stagione straordinaria proprio qui."







