Top & Flop di Virtus Verona-Padova
Si ferma a 24 la serie positiva del Padova, sconfitto per la prima volta in stagione al "Gavignan-Nocini" dalla Virtus Verona per 1-0 nel derby veneto di questo pomeriggio, valido per la 25^ giornata del girone A di terza serie. Arriva il primo momento di difficoltà per i biancoscudati - sostenuti oggi da un cospicuo numero di tifosi - che hanno conquistato quattro punti nelle ultime quattro partite. La capolista al netto degli ultimi risultati non positivi non sono apparsi in crisi, se si considera i quattro legni colpiti ed altre occasioni costruiti durante gli oltre 100 minuti del confronto esercitando una pressione continua. I rossoblù veronesi hanno così conquistato la seconda vittoria consecutiva, avvicinandosi alla zona play off attraverso una partita di grande sacrificio nella quale hanno cercato di chiudere i varchi, mettendo fisicità e grande intensità sfruttando al meglio una delle poche occasioni costuite assistiti da quel pizzico di fortuna che serve per compiere imprese di questo genere. Nei padroni di casa Luigi Fresco deve fare a meno dello squalificato Calabrese, che va ad aggiungersi a Munaretto - stagione finita - ed Amadio che starà fermo per due mesi. Nel 3-4-1-2 di partenza Catena va al fianco di Toffanin e Daffara a completare la linea difensiva davanti a Sibi. Lerco e Manfrin sulle fasce supportati in mediana da Mehic e Metlika, Rispoli a supporto di De Marchi e Pagliuca. Sull'altra sponda Andreoletti si affida al 3-4-2-1 dove Pirrello sostituisce l'ex Faedo in difesa, reparto completato da Delli Carri e Perrotta davanti a Fortin. Kirwan e Villa sulle fasce, Fusi e Cristetig nella zona nevralgica del campo. Liguori trequartista al fianco di Russini dietro a Spagnoli. Partono forte gli ospiti, ci prova Fusi da fuori area al 10' non inquadrando la porta di Sibi. Al 15' è attento il portiere di casa sul velenoso tiro-cross di Villa. Con il passar del tempo la Virtus Verona prende le misure affacciandosi con coraggio nella metà campo biancoscudata. Pagliuca conquista un calio di punizione, la Virtus applica uno schema con Manfrin abile a pescare l'inserimento del numero 44 il cui cross viene intercettato in maniera incerta da Fortin che favorisce l'intervento sotto misura di Mehic. Al 32' arriva il primo legno colpito da Critesig su punizione, Sul finire del tempo la seconda traversa viene colpita da Villa poi Sibi si oppone al sinistro di Perrotta. Nella ripresa la capolista si getta all'attacco: al 2' Spagnoli su cross di Russini litiga con una zolla non riuscendo a calciare a due passi da Sibi, poco dopo brutto infortunio per Pagliuca rilevato da Contini. La pressione biancoscudata diventa sempre più veemente ma i legni si oppongono alle conclusioni degli ospiti, prima Villa e poi il neo entrato Capelli vedono le proprie conclusioni respinti dai legni. La spinta del Padova non si esaurisce prestando il fianco alle ripartenze avversarie. Non bastano i quasi dieci minuti di recupero per centrare il pareggio. Ecco i migliori e i peggiori del confronto:
TOP
Manuel Daffara (Virtus Verona): insieme ai compagni di reparto ingaggia duelli ruscicani con gli attaccanti del Vicenza. E' una vera e propria battaglia nella propria area, il capitano non si intimidisce gettando il cuore oltre l'ostacolo opponendosi ai ripetuti assalti dei biancoscudati. SONTUOSO
Luca Villa (Padova): sulla fascia sinistra è un fattore, crea ripetutamente difficoltà ai difensori avversari. Ha il merito di inserirsi negli spazi aperti dai giocatori offensivi biancoscudati; per due volte il legno gli dice di no. FICCANTE
FLOP
Nessuno nella Virtus Verona: per compiere un'impresa di questo genere serve cuore, coraggio, un pizzico di sana follio e fortuna. La squadra di Luigi Fresco mette tutte queste componenti imponendo il primo stop stagionale al Padova. STOICI
Simone Russini (Padova): nel primo tempo appare avulso dalla partita, poi nella seconda parte del confronto si fa vedere a tratti mostrando la sua qualità ma non riesce ad essere continuo. A CORRENTE ALTERNATA