
Mantova, a forte rischio la trasferta in casa della Cremonese: decide il CASMS
È in forte dubbio la presenza dei tifosi del Mantova allo 'Zini' di Cremona per la gara in programma venerdì 25 aprile alle 18. L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha infatti deciso di demandare la valutazione al CASMS (Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive), un passaggio che solitamente prelude al divieto di trasferta per i sostenitori ospiti. Sarebbe la seconda volta in stagione per i mantovani, già costretti a rinunciare alla trasferta di Palermo dopo gli scontri avvenuti a Modena lo scorso 1° febbraio.
A pesare, riporta Mantova Uno, è la storica rivalità tra le due tifoserie, considerata un potenziale fattore di rischio, nonostante nella gara d’andata al 'Martelli' non si siano verificati disordini rilevanti. A macchiare quell’occasione fu però un grave episodio: l’aggressione a un tifoso disabile della Cremonese. Per quell’atto, due uomini di 55 e 52 anni – non legati ai gruppi organizzati del tifo – sono stati colpiti da un provvedimento di DASPO per cinque anni.
Un episodio che aveva sollevato ampie reazioni, con la condanna unanime del gesto e le scuse ufficiali del presidente del Mantova, Filippo Piccoli, e del sindaco Mattia Palazzi, che si erano pubblicamente rivolti al giovane vittima dell’aggressione.
SERIE B - 34ª GIORNATA
Lunedì 21 aprile
Ore 12:30 - Sudtirol-Bari
Ore 15:00 - Brescia-Reggiana
Ore 15:00 - Cittadella-Salernitana
Ore 15:00 - Juve Stabia-Sampdoria
Ore 15:00 - Mantova-Catanzaro
Ore 15:00 - Palermo-Carrarese
Ore 15:00 - Sassuolo-Frosinone
Ore 15:00 - Spezia-Cosenza
Ore 17:30 - Modena-Cesena
Ore 20:30 - Pisa-Cremonese
A pesare, riporta Mantova Uno, è la storica rivalità tra le due tifoserie, considerata un potenziale fattore di rischio, nonostante nella gara d’andata al 'Martelli' non si siano verificati disordini rilevanti. A macchiare quell’occasione fu però un grave episodio: l’aggressione a un tifoso disabile della Cremonese. Per quell’atto, due uomini di 55 e 52 anni – non legati ai gruppi organizzati del tifo – sono stati colpiti da un provvedimento di DASPO per cinque anni.
Un episodio che aveva sollevato ampie reazioni, con la condanna unanime del gesto e le scuse ufficiali del presidente del Mantova, Filippo Piccoli, e del sindaco Mattia Palazzi, che si erano pubblicamente rivolti al giovane vittima dell’aggressione.
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