
Salernitana, tutti i numeri alla sosta. Classifica corta, super tifo, ma attacco sterile
A partire dai punti ottenuti in trasferta: appena 8, frutto di una vittoria e cinque pareggi. Un vero e proprio tallone d'Achille per la Salernitana che, in 29 mesi, solo in quattro occasioni è tornata da Salerno con il bottino pieno. E sono appena otto anche i gol realizzati in campo esterno: cinque durante la gestione Martusciello, uno con Colantuono e due con Breda. Solo a Carrara, visto che con Pisa, Cesena e Bari il portiere avversario non ha quasi sporcato i guantoni fatta eccezione per il rigore che Klinsmann ha parato a Cerri al Manuzzi.
Gli attaccanti, invece, sono a secco da due mesi: per Cerri ultima gioia a metà gennaio con la Reggiana al 99', per Raimondo il solo squillo con la Cremonese prima di una serie di insufficienze in pagella che hanno spinto l'allenatore a lasciarlo in panchina nelle ultime quattro gare. Segnale evidente che a gennaio è stato un azzardo non affidarsi a un vero bomber: basti pensare che il cannoniere è Soriano a quota 4 seguito da quel Simy che lo staff tecnico prende in considerazione a singhiozzo. Il calendario, comunque, sembra un alleato della Salernitana. Dopo la sosta c'è una sfida altamente proibitiva con un Palermo sulla carta nettamente più forte, poi il derby di Castellammare che si giocherà quasi certamente senza la spinta dei tifosi granata. E poi i tre scontri diretti che decideranno il futuro: prima il Sudtirol all'Arechi, poi la Pasquetta a Cittadella e infine il Cosenza che sembra ormai destinato alla retrocessione. Da capire, poi, Spezia e Sampdoria cosa si giocheranno alla terzultima e all'ultima giornata, senza dimenticare che alla penultima c'è un Salernitana-Mantova potenzialmente decisivo in uno stadio che sarà presumibilmente pieno se i granata si giocassero ancora qualcosa. E proprio sui tifosi c'è la statistica più interessante: nonostante una squadra, di fatto, in zona retrocessione da agosto del 2023, la media spettatori è di 13mila in casa e 2000 fuori. Salerno è seconda in Italia in questa speciale classifica e si collocherebbe tra le prime otto anche in A, meglio di realtà che lottano per l'Europa. A Bari erano quasi in 4500.







