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Bari, Magalini: "La Serie B è cambiata, i fondi stranieri non hanno vergogna"
Giuseppe Magalini, direttore sportivo del Bari che in estate ha lasciato il Catanzaro per firmare con il club di De Laurentiis, ha parlato della Serie B e in particolare dell'ultimo mercato. Il ds ha respinto le critiche per aver svolto un mercato low cost: "Sono convinto di essere andato oltre ogni previsione. Siamo in una fase di ricostruzione - ha precisato - ma non per andare in Serie A, ma per soffrire meno e fare un buon campionato".
Il problema però in Serie B, secondo Magalini, è la presenza di alcuni fondi che drogano il mercato: "All’inizio non avevamo stabilito un preciso budget, ma di valutare ogni singola operazione, in entrata e in uscita. Purtroppo la Serie B è cambiata - riporta Tuttosport - Sono arrivati i fondi stranieri i quali non hanno vergogna ad investire cifre spropositate, drogando così la cadetteria. Noi riteniamo di far bene con le nostre potenzialità e lo faremo".
In questo momento, la classifica del Bari (due punti nelle prime quattro partite) piange ed è questo il rammarico più grande della società, ma dopo la chiusura del mercato c’è più ottimismo sul proseguo del campionato: "Abbiamo operato secondo le indicazioni fornite dalla società nel rispetto della sostenibilità. Abbiamo preso – ha tenuto a precisare – 16 calciatori, un numero superiore a quello che ci eravamo prefissati. Le cessioni sono state quasi altrettante. È vero – è stato il rammarico di Magalini – al momento il campo dice altro, però è anche vero che il mercato si è concluso a campionato iniziato, ma siamo convinti che presto usciremo da questo pantano. Troppi prestiti? Questo è un falso problema, la rosa è composta per il 50% di calciatori di proprietà e l’altro 50% di prestiti con diritto di riscatto".
Il problema però in Serie B, secondo Magalini, è la presenza di alcuni fondi che drogano il mercato: "All’inizio non avevamo stabilito un preciso budget, ma di valutare ogni singola operazione, in entrata e in uscita. Purtroppo la Serie B è cambiata - riporta Tuttosport - Sono arrivati i fondi stranieri i quali non hanno vergogna ad investire cifre spropositate, drogando così la cadetteria. Noi riteniamo di far bene con le nostre potenzialità e lo faremo".
In questo momento, la classifica del Bari (due punti nelle prime quattro partite) piange ed è questo il rammarico più grande della società, ma dopo la chiusura del mercato c’è più ottimismo sul proseguo del campionato: "Abbiamo operato secondo le indicazioni fornite dalla società nel rispetto della sostenibilità. Abbiamo preso – ha tenuto a precisare – 16 calciatori, un numero superiore a quello che ci eravamo prefissati. Le cessioni sono state quasi altrettante. È vero – è stato il rammarico di Magalini – al momento il campo dice altro, però è anche vero che il mercato si è concluso a campionato iniziato, ma siamo convinti che presto usciremo da questo pantano. Troppi prestiti? Questo è un falso problema, la rosa è composta per il 50% di calciatori di proprietà e l’altro 50% di prestiti con diritto di riscatto".
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