
De Paola: "Motta non è più l'allenatore della Juve. Ho paura si arrivi al traghettatore"
"Mi sembra indubbio che non si possa continuare così. Anche Giuntoli, in qualche modo, rischia qualcosa". Ha parlato così del momento Juve il direttore Paolo De Paola, intervenuto ai microfoni di TMW Radio. "Se la dai vinta ai giocatori, vuol dire che hai sbagliato e ti sei consegnato nelle loro mani. Se continui con l'allenatore, che non si fa ascoltare dalla rosa, è un problema. Tra i due mali, qual è quello minore? Deresponsabilizzare i giocatori, dandogli di nuovo potere come prima? E allora perché hai fatto questa rivoluzione? E' stata fatta proprio per dare potere al tecnico e non ai giocatori. Si vedono in campo dei giocatori della Juve che pensano ad altro. C'è confusione".
E parlando dei calciatori ha detto: "Giocano contro l'allenatore? E' irrilevante sapere se è così o non hanno capito Motta. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Motta non è più l'allenatore della Juve. In una squadra devi avere uno zoccolo duro che deve aver capito il tuo credo. Vedere giocatori rabbiosi come Fagioli e Kean nella Fiorentina contro la Juve, vuol dire che hanno assimilato un modo di giocare che gli deriva da motivazioni, date dall'allenatore e da quanto accaduto alla Juve. Devi analizzare perchè questa grinta non ce l'hanno la Juve. Non è vero che c'è impegno, le prestazioni nel 90% quest'anno sono pessime. I giocatori della Juve non sanno cosa fare col pallone e le occasioni davanti sono episodiche e non dovute a una coralità di squadra. Quindi vorrei capire dove va questo progetto. Io sono più propenso a pensare che i giocatori non abbiano mai capito l'allenatore, che siano stati confusi dal tecnico e che si siano arresi a un'evidenza che è sotto gli occhi di tutti. Non c'è nessun reparto che agisca con ordine in questa squadra".
Poi ha lanciato un allarme: "Ho paura che si possa arrivare al traghettatore. Si vuole salvare la baracca e arrivare in Champions, ma ora la Juve è quinta, superata dal Bologna. E' molto tortuoso il percorso fino alla fine. Il quarto posto è fondamentale ora. Capisco che Giuntoli si stia battendo per dare continuità almeno fino a fine stagione, ma il pericolo è sotto gli occhi di tutti. Si va avanti partita dopo partita sperando che Motta vada bene, ma per me esiste un piano B, non posso pensare che non ci sia un'alternativa. Ma nel frattempo la Juve non può permettersi la perdita del quarto posto. Credo che possa esserci una soluzione interna, non di grande spessore. Se le cose dovessero precipitare, credo che ci sarà un traghettatore non di grande spessore".







