TMW RADIO - Pozzi: "Non mi aspettavo Pinamonti in crisi. Vlahovic? Pubalgia determinante"
Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’ex calciatore Nicola Pozzi.
Tanti attaccanti si sono messi in mostra nel nostro campionato, ma il numero 9 nelle Big sembra essere latitante. In classifica cannonieri tanti attaccanti africani hanno dominato…
“Una decina di anni fa eravamo pieni di numeri 9, ora ne abbiamo un po’ di meno. È una cosa ciclica e generazionale, ultimamente abbiamo utilizzato molto il falso nueve”.
Tu in Eccellenza con quanti attaccanti giochi?
“Se hai due attaccanti forti e compatibili devi farli giocare assieme. Tanti ora costruiscono in ampiezza col 4-3-3 o col 4-2-3-1 e quindi ne hai uno titolare e uno di riserva in panchina. Chi ha a disposizione la doppia punta, come l’Inter, che ne ha avuti di compatibili, li mette in campo contemporaneamente”.
Si segna meno di testa…
“È perché si crossa un po’ meno. Se vai a vedere tante gare del settore giovanile si gioca molto tornando indietro dall’esterno e dal fondo per giocare a rimorchio. Sono cambiati gli sviluppi di gioco”.
Dia, Nzola, Arnautovic, Pinamonti, Beto… sembrano esserci più centravanti in provincia che nelle grandi…
“Dal mio punto di vista credo che appena ci saranno centravanti forti ne vedremo e verranno utilizzati. Non so dirti se sia un caso del fatto che ne stiano uscendo più in provincia che nelle Big”.
Sulla discontinuità di Pinamonti?
“Dopo Empoli tutti pensavano che avesse margini di miglioramento per diventare utile anche alla Nazionale. È un’analisi difficile, non so dirti cosa sia mancato nella crescita del giocatore”.
Che idea ti sei fatto delle lune alterne di Vlahovic?
“La pubalgia è stata determinante. L’ho avuta in carriera per qualche mese e a volte non ti alzi nemmeno dal letto e ti condiziona ogni tipo di movimento. Resto convinto che sia un giocatore con grandi margini per affermarsi a quei livelli. Questa esperienza è stata per lui determinante e l’avrà formato ancora di più. Se starà bene al 100% vedremo se Vlahovic è quel campione che credevamo che potesse essere”.
La Samp per fortuna è riuscita a salvarsi. Un tuo pensiero?
“Gran sospiro di sollievo. Sono stato alla festa dei tifosi a Marassi ed è stata una festa liberatoria da tutto quello che è successo. La proprietà sembra importante e tutti auspichiamo che possa tornare in Serie A direttamente il prossimo anno. C’erano 7000 persone a Marassi lo scorso weekend. Non solo per la Samp, spero che non si arrivi più a queste cose, che io ho vissuto a Parma nel 2014/2015”.