Thuram: "Papà ha detto a Tudor di darmi uno schiaffo? Non ne ho mai avuto bisogno"

Khephren Thuram, centrocampista della Juventus, ospite del liceo francese internazionale per parlare di discriminazione, ha parlato anche della competizione con il fratello Marcus e racconta un aneddoto sul padre: "La Serie A è un campionato di alto livello, ed è quello che cerchiamo. Qui ci inseriamo bene: mio fratello parla l’italiano perfettamente, io sto migliorando. E poi le partite sono diverse, uniche: molto più tattiche rispetto ad altrove, con un gioco che esalta l’intelligenza. I Thuram qui ci stanno bene. Inoltre, Torino mi ha riempito d’amore, mentre in Francia la gente è più concentrata su sé stessa."
C’è competizione tra lei e suo fratello? Juve contro Inter è il massimo della rivalità per l’Italia, ma voi sembrate un clan immune a questo concetto. Vostro padre come gestisce il tifo diviso?
"Sono il fratello più piccolo, non è il caso di lanciare provocazioni! Marcus è fiero di me, io sono felice per lui, e mio padre è davvero contento di vederci esprimerci al meglio. Prima di fare il competitivo, però, devo vincere qualcosa... Se ci provo ora, mi surclassano!"
È vero che suo padre ha detto a Tudor che se lei si comporta male può darle uno schiaffo?
"Io non ero presente quando hanno avuto questa conversazione. Posso solo rassicurare Tudor: non ne ho mai avuto bisogno!"
