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Roma, senza equilibrio: l’aggressività si spegne nel secondo tempo

Roma, senza equilibrio: l’aggressività si spegne nel secondo tempoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 07:45Serie A
di Debora Carletti

La Roma vive un'altra partita dalle due facce, ma questa volta con Ivan Juric in panchina.

Un tuffo nel recente passato è doveroso e inevitabile. Tra le principali critiche rivolte a Daniele De Rossi una riguardava la gestione delle forze nell’arco dei due tempi: esemplificativa la gara di Genoa in Campionato con il gol subito nei minuti di recupero.

Cambia allenatore ma la trama sembra essere la stessa. La squadra inizia con un primo tempo veloce, dinamico e aggressivo, ma nella ripresa cala vistosamente e abbassa la guardia concedendo troppi spazi e lasciando così, al difensore spagnolo, Aitor Paredes di segnare il gol del definitivo 1 a 1 al 40esimo del secondo tempo.

Oltre alla gestione delle energie, un altro fattore determinante nel pareggio è stata la conduzione della gara da parte del tecnico. L’uscita forzata di Dybala all’inizio del secondo tempo per un problema al flessore sinistro e l'infortunio di Celik, bloccato da un indurimento all'adduttore destro, hanno condizionato le scelte di Juric. I cambi obbligati sono stati Soulé al posto della Joya e Abdulhamid per Celik, il difensore arabo che al suo esordio ancora non ha dimostrato di aver raggiunto il top della forma.

Al di là delle sostituzioni ‘obbligatorie’ anche giocatori della portata di Konè e Angelino, protagonisti di un ottimo primo tempo grazie alle loro velocità e intuizioni nelle giocate, nel secondo tempo sono stati letteralmente travolti dalla verve e dalla grinta degli avversari.

Ora, se è vero che bisogna subito voltare pagina è anche vero che bisogna appuntare ciò che non è andato per poter affrontare al meglio la prossima sfida europea.

A questo ritmo, con tre partite ogni sette giorni, la Roma deve imparare a gestire meglio le proprie forze e la partita nel suo complesso.

Mantenere alta la concentrazione per tutti i 90 minuti diventa fondamentale, così come adottare un approccio più intelligente e meno dispendioso. Senza un gioco più ragionato e conservativo, il rischio di crollare nei finali diventa una costante, compromettendo risultati importanti e il cammino della stagione.

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