Poltrona AIA, Trentalange: "Rimborsi e compensi dignitosi per i sacrifici fatti dagli arbitri"

Come noto, entro la tarda mattinata dovrebbe essere svelato il nuovo presidente dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) per i prossimi 4 anni. L'addio di Carlo Pacifici, a capo dell'organo nazionale dei direttori di gara dall'aprile 2023, ha aperto la strada a due candidati. Tra cui Alfredo Trentalange, capo già dal febbraio 2021 alle dimissioni nel dicembre 2022, che nell'intervista ai taccuini della Gazzetta dello Sport ha proposto il suo programma.

Qual è il punto cruciale?
"Rendere l’AIA realmente libera di autodeterminarsi: la condizione essenziale è una vera e completa autonomia economica, finanziaria e amministrativa. Autonomia perfettamente realizzabile all’interno della FIGC, dove vogliamo rimanere, nel brevissimo periodo grazie a partner finanziari di primo livello pronti a sostenerci finanziariamente per i prossimi 4 anni".

Su quali aspetti puntare per migliorare il sistema?
Dare maggiore valore al nostro ruolo, che da puro volontariato è quasi diventato sfruttamento, attraverso rimborsi e compensi dignitosi per il tempo dedicato e i sacrifici fatti. Poi, il tema della violenza che colpisce i nostri arbitri più giovani, che ci indigna profondamente e su cui vogliamo invertire la rotta. Per finire il reclutamento e il “drop out” che attualmente, a causa della violenza, dei problemi legati ai rimborsi in termini di esiguità e ritardi nei pagamenti, non ci permette di avere un organico congruo".

Che consiglio dare all'IFAB per far sbagliare meno arbitro e VAR?
"Il VAR seppur introdotto nella stagione 2017-18 è uno strumento ancora relativamente giovane, quindi sicuramente perfettibile nonostante abbia portato grandi miglioramenti in termini di riduzione del numero degli errori. Abbiamo la fortuna di avere Pierluigi Collina, Nicola Rizzoli e Roberto Rosetti all’interno dell’IFAB che con la loro grande esperienza sapranno di certo come intervenire sul protocollo per rendere questo strumento sempre più utile, giusto e chiaro".