Lucca, il rigore della discordia: "Ho portato tutti a cena. Futuro? Italia o estero, è uguale"

Intervistato da La Gazzetta dello Sport l'attaccante dell'Udinese Lorenzo Lucca parla degli obiettivi stagionali e torna anche sul caso del rigore "scippato" a Thauvin nel corso della gara con il Lecce: "Non mi pongo obiettivi, farlo può essere un limite mentale. Non parlo di obiettivi. Ragiono partita dopo partita, gol dopo gol."
Voi avete raggiunto i 40 punti. Avete ancora fame?
"Io ne ho tanta. Se non hai fame non vai da nessuna parte. Dobbiamo cercare di andare più avanti possibile, ricordandoci che lo scorso anno abbiamo rischiato grosso salvandoci alla fine. Ma qui c’è un gruppo forte, con gente di personalità."
Lucca torna sull'episodio di Lecce, quando ha "scippato" il rigore a Thuavin, raccontando di aver portato tutta la squadra a cena dopo l'episodio
"Sì, li ho portati tutti a cena. Siamo andati a 20 minuti da Udine. Ho pagato, ma non c’è più bisogno di parlarne. È stata ingigantita." E su Thauvin: "È molto forte e ci dà una grossa mano."
Ammettiamo che lei già con l’addio a Udine. Sarebbe tentato di rifare un’esperienza all’estero, visto che l’ha già fatta all’Ajax, o vuole restare in A?
"Non fa differenza. Sono cresciuto a livello fisico, tecnico e mentale. All’estero vedo più gol, la Serie A è difficile ma è una sfida che mi dà adrenalina. Sono padrone del mio destino."
