Le pagelle dell'Inter - Il miglior Barella dell'anno. Quando Lautaro vede granata…
SALERNITANA-INTER 0-4
(63', 77', 85' e 89' Lautaro Martinez)
Sommer 6,5 - È tra quelli che, più di tutti, vuole dimenticare il passo falso infrasettimanale. Poche parate complicate, ma si fa trovare pronto.
Pavard 6,5 - Partenza sprint, praticamente a tutta fascia. Ingaggia un bel duello fisico con Cabral, che gli scappa un paio di volte: a conti fatti, però, vince il francese.
De Vrij 6,5 - Guida l'Inter degli olandesi, con buon piglio in possesso di palla. Bullizza un Dia lontanissimo dall'attaccante ammirato l'anno scorso.
Acerbi 6 - Da braccetto, sempre meno convincente che al centro. Gli avversari gli lasciano la palla: non sempre sa che farci, ma sbaglia poco.
Dumfries 6,5 - Questa volta non segna, ma ancora una volta finisce alle cronache della gara per un bell'assist. Dalle sue parti l'Inter attacca più spesso e anche meglio. E in fase difensiva può stare tranquillo. (Dal 79' Darmian 6 - Solita affidabilità).
Barella 7 - Fascia da capitano al braccio, ne sente la responsabilità e si prodiga per aiutare i compagni in un primo tempo di difficile interpretazione. Con Mkhitaryan al fianco e Lautaro lì davanti, la musica cambia e ne approfitta: la sua miglior prestazione stagionale. (Dall'86' Agoumé s.v.).
Calhanoglu 5 - Meno preciso del solito, meno al centro della manovra rispetto a quello a cui ha abituato. Aggiungiamo: spesso in ritardo, e infatti rimedia un giallo/arancione che accorcia la durata della sua partita. (Dal 54' Asllani 6,5 - Questa volta, nel confronto con il turco, è lui a brillare. Certo, approfitta anche dell'impatto di Mkhitaryan sulla gara).
Klaassen 5,5 - Prima da titolare dopo i cinque minuti più recupero col Sassuolo. La qualità non si discute ma, in una catena di sinistra tutta nuova fatica a trovare una sua dimensione, al limite del pesce fuor d'acqua. (Dal 54' Mkhitaryan 7 - Convalida l'ipotesi per cui senza di lui non si può proprio stare. Entra e il centrocampo interista prende totalmente il controllo della gara. La soluzione? Resta solo la clonazione).
Carlos Augusto 6,5 - Ai limiti della timidezza nel primo tempo, quando l'Inter da quelle parti deve trovare i meccanismi. Beneficia, come tutti, dell'ingresso dell'armeno.
Thuram 7 - Dal primo all'ultimo minuto ha una missione: conquistarsi un rigore. Ci riesce - e chiariamo: zero dubbi - facendosi stendere da Lovato per il 3-0. Sprinta, scappa, dribbla e di testa domina. Con tutta questa roba deve segnare, ma va bene così.
Sanchez 5 - Parte a mille, tra dribbling e recuperi, ma dura meno di dieci minuti. E si divora due gol praticamente identici. Lontano dalla miglior condizione? (Dal 54' Lautaro 9 - Entro, segno, vinco, ciao. Da bravo Toro, quando vede granata, che è pur sempre una sfumatura di rosso, si scatena. Cambia totalmente la storia della partita, meno scontata di quanto suggerisca il risultato. Sette gol in cinque gare alla Salernitana, che gli avrà fatto qualcosa di male: è il primo nella storia del campionato italiano a segnarne quattro da subentrante).
Simone Inzaghi 7 - Tra impegni ravvicinati e qualche infortunio di troppo, vara un turnover corposo ma monco di quel che sarebbe dovuto o potuto essere. Ne ricava risposte miste da chi cerca spazio e corre ai ripari con i fedelissimi: missione riuscita, ritorna il sorriso dopo uno stop momentaneo.