L'Udinese chiude con una sconfitta e un po' di rabbia, ora però ci sono subito decisioni da prendere

L’Udinese chiude la sua stagione con la diciottesima sconfitta in campionato. Al Bluenergy Stadium è la Fiorentina ad avere la meglio, vincendo per 2-3 in una gara che diventa pirotecnica nella ripresa. La viola infatti trova il successo in rimonta, contro una squadra friulana che non è stata immune da errori, ma ha dato sicuramente sensazioni migliori rispetto alle gare con Monza e Juventus, forte anche di un ritrovato Lucca. Una sfida dove non è mancato anche l’episodio arbitrale, con il Group Technical Director Gianluca Nani che ha fatto sentire la voce della società nel post partita. Ora il futuro, tra una squadra che cambierà con il calciomercato e una società che a sua volta potrebbe vedere modifiche significative.
Per la partita il tecnico Kosta Runjaic decide di dare una maglia da titolare ad Alexis Sanchez dopo le tante tensioni con i tifosi legate al suo scarso impiego. Per il resto formazione quasi tipo tenendo conto di squalificati e infortunati. Una gara che l’Udinese approccia abbastanza bene, trovando anche la via del gol con Lucca. A fine primo tempo l’episodio che cambia la sfida e farà infuriare i bianconeri: Bijol, già ammonito, anticipa Pablo Mari e lo colpisce cadendo. Per Marcenaro ci sono degli estremi per un fallo da seconda ammonizione per lo stupore generale e chiude con anticipo e amarezza quella che con tutta probabilità è l’ultima gara dello sloveno in maglia bianconera.
Nella ripresa poi, tra un uomo in meno e la stanchezza da ultima gara stagionale, succede di tutto. La viola la ribalta, Kabasele pareggia, poi Kean firma il gol del 2-3 che manda in Conference la Fiorentina. Nel post partita tutti, da Nani a Runjaic, fanno sentire la loro voce per quanto accaduto a Bijol, anche se chiaramente il pensiero va subito al futuro già nelle conferenze stampa. La trattativa con il fondo americano è in piedi, mentre c’è da decidere definitivamente se continuare con il tecnico ex Legia Varsavia o se optare per un cambio. Poi ci sarà infine il mercato, dove i pezzi pregiati come Solet, Lucca e lo stesso Bijol potrebbero cambiare maglia e lì dovrà essere brava la società a regalare i pezzi giusti a una rosa che quest’anno sembra aver creato una base, ora c’è da decidere però che strada intraprendere per provare a fare quel qualcosa in più che in questa stagione è mancato.
