L'aumento per Rabiot non è stato preso in considerazione. Un anno fa aveva accettato per Allegri

"Noi vogliamo fare una squadra competitiva con un occhio ai conti, ci saranno per questo altri sviluppi. Vorremmo puntellare la squadra con un altro calciatore per reparto, poi basta. Vorrei anche ringraziare Adrien Rabiot, gli è scaduto il contratto e gli auguriamo un felice futuro professionale e non". Le parole di Cristiano Giuntoli, direttore tecnico della Juventus, hanno ufficializzato l'addio del francese.

Un anno fa lo stipendio di Rabiot, anche dietro indicazione di Massimiliano Allegri, non aveva avuto un'impennata rispetto all'anno precedente. Guadagnava oltre 7 milioni, ma poteva vantare offerte da più parti, dopo un'annata da undici gol per una mezz'ala di contenimento. Un'opera fatta dall'allenatore per convincere un insostituibile nel suo gioco, perché Rabiot avrebbe potuto accettare qualcosa d'altro che avrebbe portato anche a un consistente premio alla firma, come successo un'estate prima con il Manchester United, rifiutato dalla madre Veronique anche per commissioni che non erano abbastanza corpose.

Una scelta ottima per Allegri, anche perché poi ha dovuto fare a meno di Pogba e Fagioli, assenti per lunghissimo periodo pur per motivazioni diverse. La speranza, per Rabiot, era che dopo una stagione positiva - non come quella precedente, ma comunque buona - era di potere andare a battere cassa per un aumento dopo diverse stagioni. La risposta della Juve è stata un contratto biennale alle stesse cifre attuali. Così dopo cinque stagioni Rabiot ha maturato l'idea di provare una nuova esperienza: magari in Arabia Saudita, perché al momento non ci sono possibilità concrete.

Quindi il nuovo capitolo per Rabiot è tutto da scrivere. Piace al Milan, all'Inter, al Napoli. Forse anche a quasi tutti i club europei, ma ha comunque un ingaggio alto e difficilmente "abdicabile". Sarebbe un peccato, a 29 anni, andare in un campionato fuori dalla top 5. Forse, però, è l'unica speranza che ha in questo momento.