Juve, la firma non c'è e il finale è ancora da scoprire: Sarri o Guardiola?
Eppure, perché nulla si muove? Perchè, di fronte a uno scenario apparentemente semplice da risolvere, si continua a prendere tempo? Interrogativi comprensibili tra i tifosi della Juventus che non ne vogliono proprio sapere – forse giustamente – di abbandonare i sogni aggrappati a un solo nome per il dopo Allegri: Pep Guardiola.
In realtà – dicono – l’accordo con Maurizio Sarri dovrebbe essere ufficializzato a metà settimana, tra mercoledì e giovedì. Subito dopo la partita della Nazionale azzurra all’Allianz Stadium, forse per non distogliere i riflettori dalla comitiva di Roberto Mancini. Sarà. Eppure, anche le indiscrezioni – tante, troppe, sempre più precise – continuano a ingrossare le chiacchiere in favore di versante opposto. Avvalorando tesi che, al netto di un interesse mai nascosto dal club per il tecnico catalano, faticano a trovare conferme nel mondo sportivo.
“Non mi preoccupo – ammette Miralem Pjanic – Ci sarà una decisione presa l’allenatore. Arriverà un grande allenatore”. Il problema, ad oggi, è che le certezze che portano a Sarri sulla panchina bianconera non superano definitivamente le speranze legate a Guardiola. Ed ecco perché le diverse voci sul nuovo allenatore non sono destinate a placarsi fino a una ufficialità da parte del club.
Del resto, l’arrivo di Cristiano Ronaldo la scorsa estate in un contesto simile, ha creato un precedente che spinge a insistere la maggior parte delle letture positive. Anche se alcuni fonti che avevano anticipato con veemenza una presunta firma di Guardiola con la Juve, adesso fanno marcia indietro parlando solo di obiettivo principale. E non escludono la possibilità di un piano B con Sarri.
“Chi vivrà, vedrà” disse Nedved all’inizio del film. E adesso, calendario alla mano, non manca molto per scoprire un finale. Che sarà certamente caratterizzato da due colori principali: il bianco e il nero. Regia affidata a un presidente che vuole ancora lasciare il segno: Andrea Agnelli.