Il Ministro Piantedosi: "Pugno duro contro razzismo e violenza nello sport"
Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, durante una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica dedicato all'esame delle questioni inerenti la sicurezza dello svolgimento di incontri calcistici, ha sottolineato "l'importanza, tenuto conto delle diverse responsabilità, di un'azione condivisa delle istituzioni e di tutte le componenti del sistema calcistico per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno della violenza negli stadi e degli episodi di discriminazione razziale e territoriale, che interessano non solo i campionati delle leghe professionistiche ma anche i tornei dilettantistici e delle categorie giovanili".
"Lo sforzo del Viminale - si legge nella nota - è diretto, da un lato, a prevenire comportamenti violenti, con una vigilanza anche al di fuori degli impianti sportivi, dall'altro, ad individuare e sanzionare i responsabili dei singoli episodi grazie all'intensa azione investigativa svolta dalle Forze di polizia. Per quanto riguarda il primo profilo, è unanimemente apprezzata l'attività dell'Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive che, nel corso della scorsa stagione calcistica, ha esaminato più di 2600 incontri valevoli per i campionati nazionali professionistici e lega dilettanti, oltre che per competizioni di livello internazionale, adottando 162 provvedimenti interdittivi. Analogo impegno è assicurato dalle Forze dell'ordine sul piano del contrasto che ha portato, nella scorsa stagione, all'esecuzione di 150 arresti, a quasi 2700 deferimenti all'autorità giudiziaria e all'adozione di più di 2.220 daspo".
E si aggiunge: "Lungo questa duplice direzione lavoreremo anche in questa stagione calcistica, rivolgendo una particolare attenzione ai gravissimi ed intollerabili episodi di discriminazione razziale alla luce degli impegni comuni assunti con la dichiarazione di intenti sottoscritta lo scorso giugno".