Il Maradona fischia il Napoli, battuto 1-3 da una Fiorentina formato Champions
Vince e sogna la Fiorentina, che si impone 1-3 a Napoli, staccando i campioni d'Italia in carica ed aggancia la Juventus al 3° posto in classifica.
Meglio la Viola ma c'è Osimhen
Garcia conferma gli undici titolari anti-Real Madrid, Italiano sorprende togliendo Nico Gonzalez per la prima volta in stagione senza che ci sia un infortunio di mezzo. Pochi minuti per lo studio, si parte forte: alla rovesciata acrobatica di Quarta risponde tempo un minuto Di Lorenzo in inserimento, poi il match si sblocca. Nella maniera più imprevedibile, considerando che ci pensa Brekalo, al primo gol in maglia viola da quando è arrivato ribadendo in rete il pallone che Quarta aveva impattato sul palo. Il Napoli non accusa il colpo a livello mentale e in poco ribatte: arriverebbe al 22’ il pareggio, Osimhen, ma è viziato da un fuorigioco di Olivera e viene annullato. Il posizionamento di Kayode e i riflessi di Terracciano sembrano consentire alla Fiorentina di tenere il vantaggio, ma all’ultimo recupero ecco la zampata di Osimhen. Il nigeriano approfitta di un retropassaggio errato di Parisi e viene steso da Terracciano. Rigore, dopo le polemiche per uno non dato poco prima. Stavolta dal dischetto si presenta lui e non sbaglia, 1-1 del Napoli appena prima del duplice fischio.
I soliti Bonaventura e Nico Gonzalez
Il secondo tempo ricomincia con gli stessi protagonisti che hanno finito il primo e con un buon ritmo sin da subito. Inaugura, come in apertura, la Fiorentina: Ikone è il più pericoloso, solamente il palo ferma la sua danza in area di rigore su innesco di Terracciano. A suonare la carica in casa Napoli, il solito Osimhen: approfitta di un errore tra Kayode e Milenkovic e si invola verso la porta, fermato solo dall’uscita spericolata di Terracciano. Il gol è nell’aria, come già accaduto lo trova prima la Fiorentina. Lo segna uno dei suoi grandi protagonisti, quel Bonaventura che risponderà alla convocazione di Spalletti tornando così a vestire l’azzurro a tre anni di distanza: Jack approfitta di un rimpallo e, da cecchino dell’area di rigore, batte Meret a metà frazione. Il secondo colpo subito fa più male del primo al Napoli, che - complice anche un ritmo più spezzettato, dovuto ai cambi - fatica ad ingranare situazioni pericolose là davanti, nonostante man mano si sbilanci. Italiano corre ai ripari nel finale, facendo esordire il 2005 Comuzzo per passare con la difesa a tre. La squadra di Garcia si sbilancia e scopre il fianco a Gonzalez e al gol dell'1-3 che fa calare il sipario. Al triplice fischio dell'arbitro, ne seguono tanti altri dagli spalti del Maradona.