Griezmann da sogno, l'agente: "Se continua così, magari resta qualche anno in più"
Da calciatore, Andrea Orlandi ha imparato il 'mestiere' in alcune delle più importanti scuole del mondo. Una su tutte: è stato allievo del Barcellona di Frank Rijkaard. Da agente lavora con By and For Sport Management dove segue alcuni dei più interessanti talenti del panorama iberico e non soltanto. Perché c'è una gemma, in agenzia, che arriva dalla Francia, gioca a Madrid, sponda Atletico, e si chiama Antoine Griezmann. Tuttomercatoweb.com, nel giorno in cui i Colchoneros tornano in campo in Champions League contro lo Slovan Bratislava, ha parlato in esclusiva con Orlandi del francese e non solo.
Griezmann è tornato in prima pagina, è sempre Le Petit Diable che delizia tutti con le sue giocate
"Un momento straordinario, l'ennesimo della sua carriera. E' carico, è motivato. Vuole vincere la Liga con l'Atletico: quando è andato al Barcellona, il club ha vinto il campionato senza di lui quindi potete immaginare... Ha scelto di lasciare la Nazionale francese anche per questo, vuole concentrarsi su questo obiettivo. Riposarsi dando il suo contributo al meglio".
Siamo tutti rimasti abbagliati dal gol che ha fatto al Real Valladolid
"Il gol di Valladolid è una perla che arriva dopo qualche settimana di critiche. Dopo 3-4 partite senza segnare, risponde così… E' un ragazzo speciale, fuori e dentro dal campo, è un genio vero, vederlo accendersi è uno spettacolo. E poi la doppietta col Siviglia... Il gol della vittoria, è allucinante. Ha in testa la vittoria della Liga, le prestazioni lo dimostrano".
E' l'anno buono per l'Atleti? Forse l'ultimo di un lungo ciclo?
"Sono andati all-in: hanno speso tanto, l'inizio non è stato brillante, tante critiche a Simeone dopo gli acquisti invece nelle ultime settimane i risultati sono stati super. Sono lì, non so se sarà l'ultima chance, poi anche il Cholo… Sono dodici anni che allena, stanno dando tutto per vincere".
Con una super rosa
"Hanno Antoine, Sorloth, Alvarez, Correa, dietro c'è Le Normand, De Paul, Gallagher. La squadra è importantissima, la gente chiede di provare ad andare fino in fondo. Chiede di provarci fino alla fine, anche in Champions League".
Simeone intanto ha mollato gli ormeggi, addio Cholismo
"Diego è cambiato tanto: dal 4-4-2 alla difesa a 3 e ora di nuovo a un 4-4-2 molto meno rigido. Cercano la squadra avversaria, non hanno più un blocco basso. Hanno i giocatori per farlo… Lui non è cambiato come passione, i suoi allenamenti sono incredibili, ma tatticamente si è aperto. E l'Atletico gioca bene a calcio: li hanno criticato tanti per uno stile difensivo ma ora giocano bene, benissimo".
Dicevamo di Griezmann. Speranze di vederlo in Italia?
"Ha già 33 anni, secondo me no. C'è stato interesse in passato. Mai un'offerta concreta, però le squadre sono quelle note… Però non ha avuto un'offerta come dal Manchester United: lì la rifiutò e disse di no, però non ha mai aperto all'addio alla Liga. Se in un futuro vorrà giocare in un calcio diverso vedremo, non dico che non lo farà".
E' in scadenza 2026 ma questo sarà l'ultimo anno all'Atletico Madrid?
"Dipenderà da come si sente. Se continua così, allora vale la pena continuare giocare a livelli alti. Però dipende da lui, è così in tutto: se si sente bene, l'Atletico è casa sua. Altrimenti sceglierà di fare come con la Francia. Io lo vedo così bene che può essere che resti anche qualche anno in più…".
Nella sua agenzia un esterno che sta migliorando gara dopo gara, crescendo tantissimo, come Aaron Martin del Genoa
"Aaron sta avendo continuità. Ha avuto un impatto complicato in A per i metodi, è un calcio diverso, ha dovuto adattarsi al campionato italiano. Con Gilardino è partito titolarissimo, anche ora con Vieira si trova benissimo. Sta facendo benissimo anche il terzino a quattro: a livello statistico sta facendo bene ed è molto contento. E' bello vederlo così felice per le prestazioni a livello personale e carico per risollevare il Genoa".
Con Gilardino prima e Vieira poi, due leggende sul campo in panchina
"Due Campioni del Mondo, sì. E' felice del nuovo mister, si allenano tanto con la palla, sono sedute divertenti, in preparazione di quello che accadrà nel fine settimana. Anche solo vedere Vieira chiama rispetto, sono poche settimane ma è davvero contento. Anche con Gila comunque ha imparato tanto, a livello tattico lo ha fatto diventare un giocatore diverso e migliore. Ora con Vieira lo stile di gioco adesso lo porterà a giocare in un modo anche più adatto alle sue caratteristiche".