Fiorentina, Gosens: "Sto cercando di trasmettere positività, domani ci servirà"

14:55 - Tra poco, assieme al suo allenatore Palladino, in vista di Fiorentina-Panathinaikos di domani sera parla anche Robin Gosens. Il difensore della Fiorentina presenta la partita di Conference League, ritorno degli ottavi di Conference League (3-2 per i greci dopo l'andata) dalla sala stampa del Viola Park.
14:58 - Inizia la conferenza stampa.
Parlerà con la squadra? Ha capito cos'è successo all'andata?
"Sono sempre stato un giocatore che parla tanto con la squadra e se domani ci sarà occasione lo rifarò. Già in settimana, durante la preparazione alla partita, l'ho fatto: ho un po' di esperienza internazionale e provo a dare una mano a tutti. Abbiamo analizzato molto bene l'andata, c'è stato un calo inspiegabile ma va accettato e menomale abbiamo un'altra gara domani. Saremo pronti per affrontare al meglio il Panathinaikos".
Lei disse che la negatività vi tagliava le gambe. Avverte ancora sentimenti simili?
"La negatività influisce sempre a livello fisico, oltre che mentale: tutto sembra più difficile. Vero, non siamo nel momento che volevamo, per i risultati, ma anche in questo periodo ho la sensazione di essere in un gruppo positivo. Sappiamo di dover fare molto meglio, cerco anche io di dare positività: so che impatto ha in campo. Anche domani dobbiamo affrontare l'avversario con leggerezza, solo così si vincono le partite. Le dichiarazioni di cui parlate riguardano ciò che sentivo in quel momento, domani spero metteremo tanta positività in campo, assieme ai tifosi, che ci spingeranno".
Vi sentite responsabili come squadra e di dover iniziare a dare risposte ai tifosi?
"Assolutamente sì, soffriamo noi come i tifosi quando non vinciamo, la responsabilità la sentiamo anche noi. Ci fa male uscire sotto i fischi. I tifosi hanno diritto di farlo, io a livello personale, e lo dico col cuore aperto, provo sempre a dare una mano. Chiedo ai tifosi di darci una mano in un momento non facile, domani potremo riuscire a vincere ma solo tutti insieme. Colpe e responsabilità ce le prendiamo anche noi, non solo il mister. In campo ci andiamo noi, si può dire tutto ma sono soprattutto i calciatori a poter fare meglio. Speriamo di riuscire a far vedere dal primo secondo che per il Panathinaikos c'è poco da fare".
Sentite a volte di non riuscire a condurre le partite?
"Io credo soprattutto una cosa, che le vittorie ti danno l'autostima e la fiducia in te stesso. In questo momento purtroppo mancano i risultati positivi, che possono portarti anche a un gioco migliore, se vuoi chiamarlo così. Ci prepariamo sempre nella maniera giusta, le partite non sono andate come volevamo noi ma con l'esperienza posso dire che quando non vinci perdi sempre un pizzico di fiducia. E puoi magari rischiare qualcosa meno se non ne vinci due o tre, ma ricordiamoci che le partite sono la cosa più bella del mondo. Con tutta la tensione enorme che ci sarà domani, rimane una partita di calcio: non pensiamo troppo a sbagliare o agli errori, siamo in campo e lottiamo come fratelli fino alla fine, pensando che il risultato possa arrivare e darci autostima per il resto della stagione".
Si ha l'impressione, troppo spesso, di vedere due Fiorentine diverse in una sola partita. Vi siete chiesti il perché?
"Ci sono due lati, quello positivo è che siamo sempre in grado di reagire e questa è una bella forza, da mantenere. Però è anche giusto dire che qualche volta siamo scesi in campo e purtroppo non siamo riusciti a mantenere ritmo e gioco per 90 minuti. Ne stiamo parlando per trovare una soluzione... Se il calcio fosse così facile che trovi subito una soluzione, l'avremmo fatto già alla prima partita. Invece è una materia complessa e la vittoria è sempre fondamentale. Per questo mi auguro che da domani si cominci con un nuovo percorso positivo, fatto di vittorie. Tra gli obiettivi c'è mantenere gioco e concentrazione per 95 minuti".
15:21 - Termina la conferenza stampa.
