Sol Campbell: "Tomori tra i grandi difensori inglesi. Merita un posto in Nazionale"
Sol Campbell è una vera e propria leggenda del calcio inglese. Una bacheca ricchissima di trofei: due Premier con tanto di un double, poi Coppe su Coppe da giocatore del Tottenham prima e soprattutto come leggenda dell'Arsenal poi. Campbell è in questi giorni ad Antalya, in Turchia, parte di uno dei grandi eventi del calcio internazionale come l'Antalya Winterleague dove Tuttomercatoweb.com l'ha intervistato. Partendo da uno dei grandi talenti del calcio britannico: Jude Bellingham
A bruciapelo: Bellingham è un giocatore da Real Madrid?
"Il Madrid è una delle più grandi e storiche società nel mondo e se la sua carriera dovesse andare nella stessa direzione, sarebbe perfetto. E' giovane e può crescere ancora, ha bisogno del giusto club e del giusto allenatore ma è chiaro che ci sono sempre delle variabili che ti fanno perdere tempo e anni. Però se penso al Madrid, penso a una società che possa aiutarlo a crescere ancora: sanno cosa fare coi migliori giovani al mondo, come farli performare. Se sei forte, ci resti tanto, tanto tempo e lui è uno dei migliori talenti del globo: deve tenere i piedi per terra, continuare a imparare, non farsi distrarre, ma il Madrid sarebbe perfetto per lui. Certo, all'inizio sarà dura, dovrà sopportare la pressione, ma se dovesse riuscirsi, non vedo problemi".
Non sarebbe meglio vederlo in Inghilterra?
"Ha lasciato il Birmingham per andare al Dortmund, si può andare per tornare in Inghilterra ma se ti chiama il Madrid non è necessario pensare di dover tornare. Se il Real ti chiama non c'è bisogno di pensare a una grandissima inglese, e ce ne sono tante, ma il Madrid ha storia, ha la Champions, è un grande club, e lo stesso varrebbe per il Barcellona".
Da leggenda dell'Arsenal si aspettava di vedere Arteta in testa?
"Sta facendo benissimo ma è la quarta stagione, non scordiamocelo. Spesso dopo un anno e mezzo si cambia se non arrivano i risultati, ora sì ma... Il Manchester City è dietro, sta arrivando: dovranno stare calmi, non agitarsi, restare coi piedi per terra e investire bene".
Anche sul mercato
"Sembrava potesse essere Joao Felix ma andrà al Chelsea... Devi essere intelligente, rapido, se vuoi arrivare al primo posto devi prendere giocatori che facciano la differenza e chiudere subito. Credo che davanti un aiuto per competere col Manchester City che sta arrivando, che sta arrivando, serva...".
Che idea si è fatto del Tottenham di Antonio Conte?
"E' un tecnico di grande passione, di successo, ovunque sia andato. Però è a metà tra la gestione di una squadra giovane e spendere soldi per grandi giocatori. Adesso sembra esserci una sorta di conflitto 'ho bisogno di questo e non posso ottenerlo': ci sono rumors su Kane, sull'interesse del Manchester United, tutte cose che mettono pressione nelle dinamiche del Tottenham. Conte vorrebbe più stabilità, sapere che ci sono soldi, giovani e la possibilità di guidare la nave a modo suo. E ora mi sembra ci siano difficoltà".
In molti hanno paragonato Fikayo Tomori a lei
"Ho seguito Tomori con l'Under 21 e ci ho parlato a lungo e ho capito la sua attitudine al lavoro. E' un giocatore top, di grande passione, diligente, che cura i dettagli e sa cosa vuole. Sono davvero felice per lui, per le sue vittorie col Milan. Lo seguo su Instagram e ho visto la sua emozione per la marea rossonera dopo il titolo...".
Tutta la sua felicità
"Ha mostrato che è uno dei grandi difensori del calcio inglese ed è uno dei giovani talenti che ha fatto bene ad andare prima in prestito. Ha vinto la Serie A, avrebbe dovuto essere nel giro della Nazionale di Southgate. Perché non ci è stato? Forse è felice con Stones e Maguire, non so cosa sia successo con Ben White, è un top player, forse un problema con l'assistente, ma non so cosa stia accadendo lì ed è andato a casa. Però credo che Tomori potrebbe esserci tranquillamente, ha vinto la Serie A, è giovane, è un leader e devi guardare quando scegli i giocatori chi vince. E vincere la Serie A non è facile: gare dure, persone di grande passione, ha riportato il titolo dopo tanto tempo a Milano e messo nel bagaglio tanta esperienza. Può essere parte integrante del futuro e ci sarà senza dubbio nel futuro".
L'altro centrale che ha conquistato l'Italia è Chris Smalling a Roma
"Smalling ha lasciato il Manchester United ed è andato in un grande club come la Roma. Sì, potrebbe tornare, leggo i rumors, ma è in una grande società. La Roma non è un piccolo club: è vero, e capisco, che la Premier ha le sue luci, il suo fascino, ma non c'è sempre bisogno di tornare indietro. A volte lo fai per la famiglia, per motivi extra calcio, ma non c'è bisogno di farlo altrimenti per questioni di calcio".
Che ne pensa del ritiro di Gareth Bale?
"Forse era il suo tempo. Il calcio internazionale è duro, faticoso. Probabilmente ha visto anche la prossima generazione del Galles, quel che stava arrivando e... Quando arrivano dei giovani di grande livello, magari possono aiutarti, ti danno stimoli, ti danno la benzina giusta, ti aiutano a portare il fardello. Forse Gareth ha pensato che questa nuova generazione non avrebbe potuto supportarlo a riportare il Galles al Mondiale. Comunque ha avuto una carriera pazzesca a Madrid, forse alla fine un po' calante, ma ha vinto trofei, ha fatto gol incredibili. Tanto di cappello alla sua carriera. Purtroppo è arrivato nel mezzo della rivalità tra Messi e Ronaldo: ha fatto tanti gol, tanti assist ed era difficile brillare e dire 'ehi, guardatemi, sono qui'... E' stato anche il primo ma degli altri".
Ha giocato per il Newcastle: dove pensa che possa arrivare la formazione di proprietà saudita?
"Hanno la forza dei soldi, hanno i tifosi. Mia moglie è di lì e so molto di quel pubblico... Sono disperati pur di raggiungere le vittorie, i tifosi sono affamati, hanno un grande budget e possono farcela. Però nelle prossime stagioni, se faranno le cose giuste, con la giusta mentalità, potranno essere la mina vagante e in cinque anni possono anche vincere la Premier. Eddie Howe? Lo step più complicato ora sarà per lui: ha fatto grandi cose ma ora c'è un grande budget, ci saranno grandi giocatori con grande ego. Se vuoi essere al top devi riuscire a gestire tutto: credo ci riuscirà, l'obiettivo di ogni manager è questo, e se lo farà riuscirà a ottenere successo".