De Canio: "Napoli, non fu errore ripartire con stesso gruppo"
Il Napoli è chiamato già a riflettere sulle scelte da fare a fine stagione. Dopo la rottura tra la squadra e il presidente De Laurentiis, il club partenopeo valuta come ripartire. Ne abbiamo parlato con Gigi De Canio, ex tecnico azzurro, partendo dall'interrogativo se, una volta chiuso il ciclo Sarri, non era opportuno ricominciare con un altro gruppo di giocatori. "No, non credo c'entri l'allenatore - dice a TMW - anzi quando c'è continuità e c'è la possibilità - da parte di un tecnico con idee abbastanza simili a quelle del precedente - di lavorare con lo stesso gruppo, è un valore aggiunto. Tutto questo perchè così la squadra non disperde il patrimonio di conoscenze accumulate con il "vecchio" allenatore. Quando c'è un cambio bisogna attendersi anche qualche momento di difficoltà che va eliminata pure attraverso la pazienza".
Visto come stanno andando adesso le cose, Allan e Koulibaly dovevano essere ceduti al momento opportuno?
"Bisogna sempre tener conto delle esigenze della squadra. Credo che Koulibaly sia fondamentale per il Napoli come lo è stato CR7 per il Real. Ora vive un momento di appannamento però anche col Salisburgo è vero che ha provocato il rigore però ha anche rimediato a tante situazioni delicate con una serie di interventi individuali decisivi. Con la sua presenza la squadra ha sicurezza, il rendimento di tanti suoi compagni cambia. Va considerato anche l'aspetto psicologico in campo. Koulibaly insomma può non essere brillante come l'anno scorso ma resta eccezionale. E quel che è accaduto al Napoli è una serie di circostanze non positive che hanno condizionato la squadra che ha avuto finora un rendimento inferiore alle attese".
E Allan?
"Non so se in estate ha avuto le stesse richieste che erano arrivate a gennaio. Nel mercato invernale era improponibile cederlo, se poi c'erano le stesse proposte anche in estate allora il discorso può cambiare. Se il calciatore faceva capire in modo chiaro che preferiva cambiare aria si poteva procedere alla cessione anche se poi occorreva avere già pronto un sostituito che desse le stesse garanzie".