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Caos infortuni, Masini: "Così assicuriamo il futuro nell'Agenzia dei Campioni"

ESCLUSIVA TMW - Caos infortuni, Masini: "Così assicuriamo il futuro nell'Agenzia dei Campioni"TUTTO mercato WEB
lunedì 31 ottobre 2022, 11:08Serie A
di Marco Conterio

Un infortunio dopo l'altro. La Serie A e i suoi campioni sono vittime di un ko dopo l'altro. Stop che costano milioni ai club e che pesano anche sulle carriere dei calciatori, ora più che mai col Mondiale alle porte. Un tema, quello dei continui stop, che Tuttomercatoweb.com ha deciso di affrontare con Marco Masini. Che nel mondo del pallone è conosciuto come il fondatore dell'Agenzia dei Campioni, assicuratore che segue le carriere di molti dei big del nostro calcio e non soltanto. Per capire come e in che modalità i giocatori possano e debbano tutelarsi davanti a questi reiterati infortuni, soprattutto in stagioni così complicate.

Partiamo dalla sua storia, Masini.
"Sono assicuratore da venticinque anni circa a 360 gradi, sono di Napoli ma vivo a Milano da dieci anni. Col calcio ho iniziato con Donnarumma e D'Ambrosio quando erano a Milano, poi c'è stato il passaparola. Ho conosciuto i procuratori, ho allargato la clientela e ho creato una convenzione ad hoc per i giocatori. Polizze assicurative sugli infortuni, poi sulle abitazioni in modo particolare, sulle auto con caratteristiche e servizi speciali e tutte le cose legate al patrimonio dei clienti".
E ha pensato all'Agenzia dei Campioni'
"Esatto. Ho chiamato questa convenzione 'Agenzia dei Campioni'. Creai un logo da mettere sulle brochure, sempre per gioco l'ho registrato e da lì... E' nato il brand. Che di fatto sono io: l'agenzia è a Milano, il portfolio però si è allargato. Serie A, qualcuno al Paris Saint-Germain e non soltanto, anche quando vanno all'estero continuo a seguirli".
Tra lei e i clienti nasce un rapporto speciale
"Siamo in quarantamila nel mio lavoro, se moltissimi sono da me è per disponibilità e servizio che dò. I giocatori chiamano anche a mezzanotte: 'mi hanno consigliato l'auto nuova' e preparo la polizza. 'Ho bisogno di un consiglio su un infortunio o su un problema' e mi è capitato di fare servizi anche a Ferragosto. E' stato il mio punto di forza ma poi si sono creati anche rapporti umani, di amicizia, di stima, di condivisione. Si è creata questa figura dell'assicuratore dei calciatori e l'aspetto che mi porta la loro fiducia è la riservatezza nei rapporti. Romagnoli, D'Ambrosio, Petagna, Gagliardini, Bertolacci, Calabria, Lorenzo Insigne, poi da Pazzini ad Abate, tra giocatori del presente e del recente passato ho stretto legami importanti con tutti".

Passiamo al tema di stringente attualità. Gli infortuni
"Assicurare il proprio corpo è fondamentale. E' per loro la cosa più importante: assicuriamo lo strumento di lavoro. Hanno dei massimali di 350mila euro sugli infortuni a livello standard: quasi tutti i giocatori hanno la loro polizza facoltativa, individuale, con massimali importanti, da almeno 1 milione di euro. Il giocatore viene pagato dall'Inail come dipendente, da un'obbligatoria con un tetto massimale e poi dalla facoltativa che può fare in base ai gradi di invalidità riconosciuti. Nelle polizze che faccio ci sono altre due cose: fine carriera da infortunio e da malattia".
Ci spieghi meglio
"Se infortunio o malattia pregiudicano il certificato il proseguimento dell'attività in Italia, prende il massimo della copertura in caso di revoca del certificato. E' per questo definita l'indennità di fine carriera. Ma di casistiche e di possibilità, di situazioni, è veramente piena la storia. E' capitato anche di incontrare giocatori che non volevano scendere in campo senza polizza assicurativa facoltativa perché scaduta. Lo capisco: serve attenzione anche sotto questi aspetti da parte di un professionista".

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