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De Sanctis e la Roma, i perché della separazione: verso un'avventura "in proprio"

De Sanctis e la Roma, i perché della separazione: verso un'avventura "in proprio"TUTTO mercato WEB
martedì 1 marzo 2022, 18:08Serie A
di Raimondo De Magistris

“Uno dei miei preferiti alla Roma”. Così, nella giornata di ieri, l’ex presidente ha salutato la risoluzione consensuale fra Morgan De Sanctis e il club giallorosso. Arrivata un po’ come un fulmine a ciel sereno, sebbene ovviamente nota e discussa dai protagonisti da qualche tempo. Una scelta nata dalla volontà dell’ex portiere, che, una volta appesi i guantoni al chiodo, dal 2017 è entrato subito nella dirigenza romanista, inizialmente come team manager per poi ricoprire in maniera progressiva diversi ruoli, fino all’ultimo di vice-direttore sportivo. E proprio in quel “vice” è da ricercarsi l’origine di questa separazione, niente affatto turbolenta.

Mettersi in gioco. Alla Roma, dopo il ruolo di team manager, De Sanctis ha soprattutto gettato le basi per il futuro, intervenendo sul settore giovanile, senza offuscare le figure di Bruno Conti e Alberto De Rossi, portando nella Capitale diversi ragazzi di spessore con il supporto del suo vice Simone Lo Schiavo, prima capo scouting e oggi coordinatore delle giovanili giallorosse al fianco del nuovo responsabile Vincenzo Vergine. Molti di loro, in questo campionato, sono stati valorizzati tra i “grandi” da Mourinho, togliendo allo Special One più di una castagna dal fuoco. Nell’estate del 2020, il corteggiamento dell’Ascoli sembrava il primo passo per iniziare l’avventura di direttore sportivo in solitaria ma, dopo la rottura - quella sì burrascosa - con Petrachi, si è trovato a svolgere questo stesso ruolo, però alla Roma. In un momento fra l’altro delicato, come la transizione dall’era Pallotta a quella dei Friedkin: è l’estate, fra i vari, degli arrivi di Veretout, Smalling, Mancini, Mkhitaryan. Nonché delle cessioni di Schick al Leverkusen e Defrel al Sassuolo. Completato il passaggio di consegne societarie, con l’arrivo del General manager Tiago Pinto, De Sanctis è diventato il braccio destro del portoghese come vice direttore sportivo. Una figura importante nell’organigramma giallorosso, tant’è che l’ex Benfica non se n’è privato volentieri, ma col passare dei mesi ha portato alla scelta di una nuova avventura, senza che dietro questa ipotesi vi fosse la corte di altre società. E proprio per questo, per esempio, l’ipotesi di un sì al Milan - a cui, è ovvio, è sempre difficile dire no - in questo momento è tutta da verificare, considerato che l’intenzione del dirigente sembra quella di mettersi in gioco e “in proprio”.

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