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Bologna, Castro e la musica della Champions: "Prima la sentivo giocando a FIFA, che emozione"

Bologna, Castro e la musica della Champions: "Prima la sentivo giocando a FIFA, che emozione"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 11:00Serie A
di Simone Lorini

Atalanta e Liverpool, per il Bologna saranno giorni di fuoco. Santiago Castro, titolare dell'attacco rossoblù, dalle colonne del Corriere dello Sport carica la squadra in vista di questo doppio importantissimo confronto: "Sappiamo che la Champions League è speciale. Quando giocando a FIFA ascoltavo la musichetta era bellissimo, poi mentre la sentivo dal campo - nella gara d'esordio contro lo Shakhtar Donetsk - pensavo a tutto quello che avevo passato per essere lì e mi è venuta la pelle d'oca a sentire i nostri tifosi cantarla. Ma noi dobbiamo pensare a tutto: anche a quando arriverà la coppa Italia. Adesso c'è l'Atalanta e dopo il Liverpool, se guardiamo oltre per me sbagliamo".

Com’è questo Bologna rispetto a quello di Motta?
"Per me siamo uguali all'anno scorso. Siamo una famiglia. Di diverso c'è che gli avversari adesso giocano in un altro modo contro di noi. Non è più la stessa cosa".

E non è la stessa cosa nemmeno per lei. Ora che Zirkzee è andato al Manchester United è lei ad aver ereditato le sue responsabilità in attacco.
"Joshua, qui a Bologna, ha fatto un qualcosa di straordinario. Ha dimostrato un gran livello. Io l'ho guardato molto cercando di imparare da lui che quando è andato via mi ha detto che mi ha visto preparato e che devo continuare a lavorare. Mi ha mandato un messaggio il giorno del mio compleanno, che poi è stato il giorno dell’esordio in Champions. Mi ha scritto cose importanti. Indossare il numero 9 dopo di lui, ma anche dopo Julio Cruz, dopo Marco Di Vaio, dopo Rodrigo Palacio è una bella responsabilità. A me le responsabilità piacciono, anzi le cerco".

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