
Pepito Rossi: "Grosso è da Serie A, non vedo l'ora di vederlo"
È in arrivo il Pepito Day, ovvero la gara d'addio al calcio di Giuseppe Rossi, noto anche come Pepito. L'ex attaccante fra le altre di Fiorentina, Parma, Villarreal, protagonista anche con la maglia della Nazionale, ha parlato dell'evento ai microfoni di Numero-Diez, svelando anche che tra gli ospiti ci sarà Fabio Grosso, allenatore del Sassuolo: “Il 22 marzo c'è la partita Pepito Day, chiamata così per renderla come una festa più che come una gara d'addio. Per me e la mia famiglia è bello che tanti vengano da casa, i tifosi Viola e la città di Firenze. Ci saranno tanti ex compagni: da vecchie glorie della Fiorentina come Toldo, Batistuta a ex giocatori di Villarreal e qualche giocatore della Nazionale con i quali ho fatto parte di un bel percorso insieme”.
Su mister Grosso ha aggiunto: "Sono davvero contento per Fabio (Grosso, ndr). Ha una grande conoscenza del calcio e il temperamento per fare l'allenatore. Quindi mi fa piacere vedere ex compagni, amici e persone che se lo meritano fare grandi cose. Non vedo l'ora di vederlo arrivare in Serie A (sperando prima di tutto che ci arrivi) per mostrare che lui possa essere un allenatore da Serie A".
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Poi il discorso si sposta sulla Nazionale e gli attaccanti: “Vedere dei giocatori italiani che stanno facendo bene in campionato e che stanno lottando per il titolo di capocannoniere significa che qualcosa sta funzionando nel calcio italiano. Quindi sono contento di questo, Retegui e Kean stanno ritrovando continuità, Lucca è una sorpresa e c'è Raspadori che piano piano sta tornando a essere un giocatore importante. Speriamo che non sia solamente un'annata, ma che sia l'inizio di una grande continuità a livello di carriera e non solo di un anno. Credo che questo fa la differenza tra un giocatore normale e un gran campione. Con questa forma anche in Nazionale ci possono regalare soddisfazioni”.
Infine su Retegui e gli oriundi: “Ben venga, prima bisogna trovare validi giocatori da naturalizzare però. Che questo possa essere un auspicio per i giocatori italo-americani di avere la fortuna di trovarsi nel momento giusto e che possano trovare un certo livello di gioca o qualsiasi cosa per uscire fuori dal mondo americano e trovarsi in una situazione in Europa per fare bene e far vedere i propri valori”.







