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Yeferson Paz: "A Sassuolo sto bene. Sogno la Juve. La cosa più bella dell'Italia è la carbonara"
Oggi alle 15:33News
di Sarah G. Comotto
per Sassuolonews.net

Yeferson Paz: "A Sassuolo sto bene. Sogno la Juve. La cosa più bella dell'Italia è la carbonara"

Le dichiarazioni di Yeferson Paz, difensore del Sassuolo, che ha riavvolto il nastro della sua carriera tra sogni, passato, presente e futuro

A tutto Yeferson Paz. Il terzino del Sassuolo ha parlato durante l'ultima puntata del Podcast "Potrero". Il giocatore ha iniziato il suo racconto partendo dalle origini: "Sono colombiano e sin da piccolo sono stato molto appassionato per il calcio, e tutti i pomeriggio dopo la scuola andavo lui al campo alla scuola calcio e diciamo che da lì è nata quella passione per giocare al calcio".

Il percorso che poi ti ha portato in Italia. C'è un momento o degli episodi che ti ricordi che ti hanno fatto capire che il sogno di venire in Italia stava diventando realtà?
"Diciamo che da piccolo quando avevo la l'opportunità di guardare il calcio guardavo la serie A e quindi diciamo che da lì è nata quella voglia di giocare in Italia e quindi piano piano mi sono avvicinato e ora siamo qua".

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Quale giocatore ti piaceva guardare quando guardavi la Serie A?
"Non avevo un giocatore in particolare ma guardavo molto la Juve".

Differenze principali tra il calcio italiano e quello colombiano?
"C'è tanta differenza perché nel calcio italiano devi essere concentrato nel rimanere sempre nel gioco, invece il calcio colombiano è un po' diverso, più uno contro uno, sei più libero di fare le cose, invece qua devi giocare da squadra e poi devi sapere il momento giusto quando devi giocare da solo".

Il Sassuolo ha una forte tradizione per la crescita dei giovani. Come ti stai trovando qui?
"Al Sassuolo mi sono trovato benissimo da quando ho fatto la Primavera e ora che ho avuto la possibilità di tornare mi sto trovando molto bene perché la squadra ha dei giocatori molto importanti che hanno giocato ad alto livello, hanno fatto la Serie A per diversi anni, quindi diciamo per me è un onore allenarmi con loro e giocare insieme a loro che sono giocatori che mi danno tanto giorno dopo giorno".

Tu sei arrivato e hai fatto la Primavera, poi sei stato anche in prestito a Perugia e adesso sei rientrato per giocare in serie B quest'anno. Cosa pensi ti abbia insegnato sia l'esperienza in primavera prima e poi il prestito per aggregarti e poi e giocare in prima squadra?
"In primavera secondo me era giusto fare quel percorso perché comunque sono sudamericano e mai ero uscito dal mio paese quindi era giusto arrivare in Primavera, conoscere un po' come si giocava in Italia e imparare un po' la lingua perché comunque è molto importante poter imparare a conoscere il compagno, a conoscere quello che ti chiede il mister e quindi da lì parte tutto. Poi a Perugia ti dico il primo anno avevo un po' di paura perché comunque ero straniero, ero giovane, andavo una piazza dove non mi conosceva nessuno e quindi avevo un po' paura di sbagliare ma comunque dopo in campo dobbiamo fare quello che noi sappiamo fare e da lì parte tutto".

In primavera hai giocato con Ryan Flamingo che adesso gioca il PSV squadra che tra l'altro ha battuto anche la Juventus recentemente ottavi di Champions League. Che ricordo hai di lui?
"Lui era un giocatore molto spensierato diciamo, lui poi andava in campo ed era molto rilassato ma alla fine è un bravo ragazzo e e ci trasmetteva quella tranquillità quando dovevamo giocare quindi che non dovevamo avere paura di muovere la palla, di tenerla dietro e secondo me quello l'ho imparato da lui. Era un leader già in Primavera anche se non parlava la lingua perché non diceva neanche una parola in italiano".

Quali sono le sfide principali che hai adesso a giocare in prima squadra qui a Sassuolo?
"La sfida importante è sempre mantenere il livello alto perché comunque non è facile perché ho davanti a me Toljan che è uno che ha fatto la Serie A per tanti anni quindi diciamo che non è facile mantenere il loro ritmo ma comunque mi impegno mentalmente e fisicamente per stare sempre lì ed essere pronto quando vengo chiamato in causa".

Com'è lavorare con Mister Grosso campione del mondo?
"Per me è un onore perché comunque uno che ha vinto il Mondiale, uno che ha giocato al calcio ad alto livello, ha fatto anche delle squadre molto importani e quindi per me è un onore essere guidato da lui e poi è uno chesSecondo me mi ha portato tantissimo e ora penso che sono megliorato molto di più nella parte tecnica. Mi sento che sono migliorato in quella parte perché è uno che tutti i giorni sta lì, che ti dice come devi stoppare la palla come devi megliorare, come devi calciare e secondo me quello è molto importante perché ho avuto degli allenatori che pensavano ad altro mentro lui pensa a tutti i dettagli che alla fine sono molto importanti".

Qual è il grande sogno di Yeferson Paz?
"Arrivare in nazionale e poi arrivare alla Juventus".

Cosa pensi se ti dico Copa Libertadores?
"È molto difficile da giocarla perché comunque tutte le partite sono una battaglia, una guerra, tutte le squadre lottano per vincere ogni partita quindi non è per niente semplice vincere la Coppa ma secondo me sarebbe bellissimo giocarla e vincerla magari certo. E poi se avessi la possibilità mi piacerebbe farlo con il River Plate perché in famiglia abbiamo sempre tifato per quella squadra e forse penso che da lì sia nata quella passione".

Chi è il tuo idolo o comunque un giocatore al quale ti ispiri tanto?
"Diciamo che ho due referenti che sono Zuniga e Cuadrado. Sono due giocatori che guardo moltissimo perché hanno fatto tanto nel calcio, anche soprattutto perché hanno fatto tanti anni in Europa, che non è per niente facile, e poi a me piaceva tantissimo l'equatoriano Antonio Valencia".

La cosa più bella della Colombia e dell'Italia?
"La cosa più bella della Colombia è la mia famiglia, poi sicuramente ci sono tante cose per me, tutta la Colombia è bella, è un Paese fantastico invece se volete andare a fare una vacanza ve la consiglio perché è molto bella e vi innamorate subito quando arrivate lì. Poi dell'Italia la cosa più bella è la carbonara".

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