Sassuolo, scontri diretti indigesti. Tra successi e limiti alla fine del girone d'andata
Il bilancio del Sassuolo al termine del girone di andata è altamente positivo. La società in primis, che ha puntato su Fabio Grosso ed era chiamata al riscatto dopo la retrocessione dell'anno scorso, non ha sbagliato scelte sul fronte calciomercato Sassuolo. Non era semplice e non era scontato perché bisognava ricostruire i cocci dopo un'annata fallimentare, ma grazie anche al supporto di Mapei, con i big che sono rimasti e dopo aver superato i mal di pancia estivi hanno dato il loro contributo in maniera importante, e grazie anche all'ottimo rendimento dei nuovi (solo Fabrizio Caligara sin qui ha deluso le attese, ma da Moldovan a Muharemovic a Pierini, senza dimenticare anche chi è rientrato dai prestiti come Romagna e Ghion) tutti stanno dando il loro contributo in maniera importante.
Questo Sassuolo, guidato dal tecnico Fabio Grosso, ha dimostrato di meritare il primo posto, e ha chiuso il girone d'andata con 43 punti in 19 giornate. Con 7 successi consecutivi e un’impressionante striscia di 14 gare senza sconfitte prima del ko con il Pisa, i neroverdi hanno saputo costruire un percorso di grande solidità e qualità. Ovviamente, non può essere tutto rose e fiori. Le fondamenta gettate sono ottime ma la casa è appena stata costruita e necessita di migliorie, come è normale che sia.
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Un dato particolare e significativo emerge analizzando più a fondo la situazione in classifica. Se andiamo a guardare le prestazioni del Sassuolo contro le prime sei squadre della classifica attuale, ci si accorge che l'andamento non è affatto in linea con quanto si potrebbe immaginare. Infatti, i neroverdi hanno conseguito soltanto una vittoria negli scontri diretti con queste squadre. Questo è sicuramente singolare, soprattutto considerando l’ottimo cammino fino a questo punto del torneo.
Nella gara contro il Pisa di Santo Stefano, il Sassuolo ha perso per 3-1, ha pareggiato con lo Spezia per 0-0, dunque ottenendo un solo punto con le altre due squadre che stanno dominando il campionato senza riuscire a batterle. Ad aggravare il bilancio, è arrivata anche la cocente battuta d’arresto con la Cremonese di fine agosto per 4-1. Anche il pareggio per 2-2 contro la Juve Stabia ha lasciato un senso di insoddisfazione, e l’unica affermazione nelle sfide con le prime 6 è avvenuta nel match contro il Cesena per 2-1, per un totale di 5 punti in 5 partite con una vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte. Un bottino modesto per una squadra che ha saputo vincere in altre 12 occasioni e può contare sul miglior attacco del campionato con 41 reti all'attivo (e la terza miglior difesa) e ha tre giocatori, Laurienté, Thorstvedt, Pierini e Mulattieri che hanno segnato 29 reti in 4.
Questa situazione lascia comunque qualche interrogativo e ci spinge a chiederci come mai una rosa così forte, definita da tutti come 'ingiocabile', possa avere difficoltà così evidenti quando si tratta di confrontarsi con le squadre di vertice. È una questione di mentalità? Di approccio? Questi sono interrogativi cruciali che mister Fabio Grosso dovrà affrontare e soprattutto risolvere nella seconda metà della stagione, quando le sfide diventeranno più serrate.
Con il mercato di gennaio alle porte, la società neroverde avrà l’opportunità di rinforzare ulteriormente la squadra per puntellare ulteriormente la rosa. Occorrono poi i rientri di Filippo Romagna e Samuele Mulattieri, ma qualcosina soprattutto in avanti, per dare una valida alternativa al centravanti probabilmente andrà fatta (nonostante l'ottimo lavoro di Pierini) e al netto poi di eventuali partenze che, si spera, non ci saranno.