Sassuolo Reggiana, lo stadio divide. Al ritorno ipotesi tifosi neroverdi nel settore ospiti
Reggiana-Sassuolo, la sfida dello stadio. Lo stadio della discordia. Quando si parla di rivalità calcistica in Emilia Romagna, è importante non cadere nella trappola dei luoghi comuni. Sassuolo e Reggiana, pur condividendo lo stesso territorio, non hanno una storia di rivalità accesa come si potrebbe pensare. L'unico vero legame tra i due club è la loro provenienza geografica. Come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport però guai a chiamarlo derby. Non c'è rivalità tra le tifoserie, ci sono solo problemi legati al Mapei Stadium.
Uno degli aspetti che più mette in luce questa situazione è come noto la questione dello stadio. Reggio Emilia è, a dir poco, una anomalia capace di far storcere il naso. È la città italiana che non ha un impianto comunale a disposizione per le sue squadre di calcio. Il vecchio Mirabello, uno stadio che un tempo era un vanto, ora è praticamente un relitto, con la sua tribuna centrale a servizio di competizioni minori e del rugby. Negli anni '90, si decise di realizzare il primo stadio privato d'Italia, il Giglio, che più tardi sarebbe diventato la "Città del Tricolore", ,a, a causa del fallimento della Reggiana nel 2013, il destino di questo impianto cambiò radicalmente: venne acquistato da Mapei per 3,7 milioni di euro e oggi ospita le partite del Sassuolo, dando vita a un dibattito acceso tra le tifoserie.
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Gli ultras granata hanno sempre espresso il loro disappunto per la presenza del Sassuolo nel loro stadio. Tuttavia, è anche vero che, senza l'intervento della Mapei, l'impianto potrebbe oggi subire un destino ben peggiore. Oggi, la Reggiana si trova a pagare un affitto annuo di 500mila euro più ulteriori spese per servizi accessori, mentre l'idea di una concessione gratuita, prevista da una vecchia delibera comunale, è stata scartata. Di fatto, i granata sono diventati ospiti paganti nella propria casa, una situazione che pesa non poco sulle spalle dei tifosi e del club stesso, costretti a rimanere in questa condizione precaria.
Il rapporto tra le due società è, tutto sommato, buono; lo si è visto con il prestito di quattro giocatori dalla Sassuolo alla Reggiana nella stagione precedente. Quest’anno, però, le esigenze delle due squadre, giacendo entrambe nella stessa categoria, hanno reso impossibile un simile scambio. Le diplomazie dovranno faticare non poco per trovare un accordo che possa accontentare le due tifoserie in occasioni come quella del ritorno. Attualmente, entrambe le curve si trovano nello stesso settore dello stadio, complicando ulteriormente le cose.
Ecco cosa scrive Nicola Binda:: "Le diplomazie dovranno trovare una soluzione per le curve, ma solo per la gara di ritorno: entrambe le tifoserie sono nella stessa, visto che quella per gli ospiti ha accessi particolari; stasera gioca in casa la Reggiana quindi i gruppi granata saranno sereni al loro posto, ma si cercherà di fare lo stesso anche al ritorno, 'sfrattando' i meno numerosi fans del Sassuolo. Che sicuramente sono i meno colpevoli della situazione".