Come le restrizioni legali possono aumentare i rischi di dipendenza dal gioco
L’alto livello di sicurezza e controllo che viene applicato nel settore di gioco in Italia, è mirato non solo a tutelare i giocatori e preservare i minori costruendo un ambiente sicuro. Ma uno degli obiettivi è anche quello di prevenire il gioco patologico, una vera piaga sociale per il nostro paese, ma non solo. Per questo vengono periodicamente valutate delle strategie preventive capaci di analizzare i comportamenti dei giocatori per potenziare la reazione e quindi la proposta dei casinò. E parliamo di operatori che rispondono alla legislazione italiana, mentre il discorso è diverso per i casino online senza autoesclusione AAMS, dove non sono presenti le stesse restrizioni imposte dai regolatori locali. Questi operatori esteri spesso offrono una maggiore libertà ai giocatori, inclusa la possibilità di non limitarsi a forme di autoesclusione.
Conoscere il problema per prevenirlo
Il cosiddetto disturbo da gioco d'azzardo è un fenomeno in crescita non solo in Europa, ma a livello globale. Per questo i governi e le autorità competenti hanno implementato misure e restrizioni sempre più severe per prevenire qualsiasi conseguenza a livello sociale.
In Italia, per esempio, il dato dei giocatori con dipendenza non è mai diminuito, neppure quando venne introdotto il Decreto Dignità nel 2018 per imporre il divieto assoluto di pubblicità dei giochi, oltre a limitare gli orari di apertura.
Potenziare le restrizioni è un processo utile anche per valutare quali sono i punti scoperti e arrivare così a ridurre i pericoli per gli utenti. Spesso però queste strategie sono proposte solo sulla base di valutazioni di esperti o guidate da esigenze politiche, senza però tener presente quelle che sono le paure o i pensieri dei giocatori che sono direttamente coinvolti nel problema. La mancanza di dati certi legati anche al numero di persone che giocano in Italia contribuisce a diffondere il problema per una gestione non troppo ottimale. Tutto ciò si traduce nel tempo, soprattutto a livello internazionale, in un problema del singolo e non in una vera piaga che è dominante al giorno d’oggi.
Quanto sono funzionali le misure internazionali
In diverse parti del mondo sono stati sottolineati numerosi dubbi rispetto all'efficacia di queste restrizioni. Si pensa infatti che un approccio proibizionista, adottato per esempio in molti Stati americani, non sia capace di ridurre il fenomeno del gioco d’azzardo. Ciò accade perché un giocatore patologico è meno sensibile alle limitazioni esterne vista la disregolazione psicobiologica. E quindi potrebbe sentirsi incentivato a spostare la sua attenzione su un’altra tipologia di gioco, senza però limitare l’azione di scommessa. Tutto ciò non farebbe altro che aumentare il gioco d’azzardo online e i numeri di quello patologico.
Grazie a una serie di report effettuati per scoprire il pensiero dei giocatori, sono state sottolineate le misure più deboli e quelle che invece un giocatore percepisce come funzionali.
Le misure considerate valide
Le strategie considerate più efficaci riguardano i seguenti punti:
- Il divieto di accesso nelle sale da gioco terrestri sul territorio in seguito a una richiesta effettuata dall’utente;
- La restrizione assegnata a un utente a cui è già stato diagnosticato il disturbo da gioco patologico;
- L’informativa che spiega gli aspetti e i danni legati al gioco patologico;
- I limiti di scommessa o di deposito;
- L’uso di strumenti di sospensione del conto rispetto al gioco a distanza.
Va notato che secondo il pensiero dei professionisti un registro unico delle autoesclusioni è uno dei mezzi più importanti da istituire e utilizzare. E parallelamente vanno assunte delle strategie di educazione degli utenti in modo da aiutarti ad affrontare e conoscere i pregiudizi cognitivi e i rischi associati al gioco d'azzardo.
Prendere in considerazione la promozione dei luoghi di gioco d'azzardo, controllati e legali con adeguati sistemi di monitoraggio per prevenire attività di gioco d'azzardo illegali. Infine parte delle entrate provenienti dal settore del gioco potrebbero andare a sostenere delle tecniche di intervento psicoeducativo per i giocatori.
Le strategie considerate meno efficaci
Gli stessi giocatori, ma anche gli operatori hanno considerato invece poco efficaci le seguenti misure:
- Tentare di scoraggiare i giocatori limitando la distribuzione di cibo nelle aree di gioco nelle sale terrestri, che spesso si dimostra inutile nel ridurre il tempo di gioco;
- Limitare gli orari di apertura delle sale presenti sul territorio;
- Inserire dei limiti forzati per regolare gli intervalli di tempo online o offline;
- Ridurre l’uso di contante e accettare solo alcune modalità digitali nelle piattaforme online.
Conclusioni
Aumentare le ricerche, lo studio dei dati relativi al settore del gioco è importante soprattutto per potenziare anche un aggiornamento ed eventuale revisione delle normative vigenti. Ogni azione deve essere incentrata nell'identificazione precoce degli individui che sono definiti potenzialmente a rischio. Ed è qui che i sistemi di controllo e valutazione possono fare la differenza, soprattutto se integrati con misure sanitarie e tecniche autorevoli, utili per dare efficacia a ogni intervento.
Combattere un problema globale così ampio non è un gioco da ragazzi, ma è un tipo di lotta che ogni legislazione ha il dovere di mettere in atto. Da un lato per fermare la dipendenza dal gioco d’azzardo e dall'altro per preservare milioni di giocatori che devono essere educati all’approccio del gioco responsabile come vera fonte di intrattenimento consapevole.