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Continua la crisi in casa Sampdoria: è finito il tempo degli alibi. Ma Sottil resiste
Alibi finiti in casa Sampdoria. Dopo l’esonero di Andrea Pirlo dopo appena tre giornate sulla panchina è arrivato Andrea Sottil che ormai da settimane è finito sulla graticola pur guadagnandosi di volta in volta la conferma, compreso dopo il pareggio interno con il Catanzaro che ha fatto esplodere la contestazione della piazza nei suoi confronti, e in quelli di società e squadra.
Una scelte che, come sottolinea Tuttosport è dovuta anche alla poca convinzione del club di puntare sulle possibili alternative – Andreazzoli, Vivarini e Bisoli – che per una reale fiducia nel tecnico scelto dal direttore sportivo Pietro Accardi, anche lui finito sul banco degli imputati per le scelte di mercato estive che al momento non stanno del tutto pagando con la squadra lontana dai primi due posti che valgono la promozione diretta.
Il presidente Matteo Manfredi finora ha sempre dato fiducia al suo direttore tant'è che sono stati proprio loro a confrontarsi per la conferma di Sottil, ma non è un mistero che in questo momento Manfredi non sia contento dei risultati ottenuti e si aspetti un cambio di passo. “Non solo per quello che si vedrà in campo da parte dei calciatori e da parte di Sottil, ma anche per la gestione dello stesso Accardi, che spesso ha consigliato le scelte dello stesso tecnico. - si legge ancora sul quotidiano - E naturalmente in vista del mercato di gennaio che dovrà mettere una pezza sui limiti di una squadra dove - al netto dei colpi Coda e Tutino - molti altri elementi faticano: è il caso tra gli altri di Bellemo, Romagnoli (ora indisponibile), Riccio, Sekulov, Vulikic e Silvestri”.
Una scelte che, come sottolinea Tuttosport è dovuta anche alla poca convinzione del club di puntare sulle possibili alternative – Andreazzoli, Vivarini e Bisoli – che per una reale fiducia nel tecnico scelto dal direttore sportivo Pietro Accardi, anche lui finito sul banco degli imputati per le scelte di mercato estive che al momento non stanno del tutto pagando con la squadra lontana dai primi due posti che valgono la promozione diretta.
Il presidente Matteo Manfredi finora ha sempre dato fiducia al suo direttore tant'è che sono stati proprio loro a confrontarsi per la conferma di Sottil, ma non è un mistero che in questo momento Manfredi non sia contento dei risultati ottenuti e si aspetti un cambio di passo. “Non solo per quello che si vedrà in campo da parte dei calciatori e da parte di Sottil, ma anche per la gestione dello stesso Accardi, che spesso ha consigliato le scelte dello stesso tecnico. - si legge ancora sul quotidiano - E naturalmente in vista del mercato di gennaio che dovrà mettere una pezza sui limiti di una squadra dove - al netto dei colpi Coda e Tutino - molti altri elementi faticano: è il caso tra gli altri di Bellemo, Romagnoli (ora indisponibile), Riccio, Sekulov, Vulikic e Silvestri”.
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