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Sampdoria, difficile il ritorno in panchina di Pirlo: necessario l'intervento diretto di Manfredi
La Sampdoria ha deciso di adottare una misura forte per scuotere l’ambiente, un ritiro che sembra un tentativo disperato per far ripartire la squadra. Il presidente Matteo Manfredi, scosso dalla sconfitta contro il Pisa, ha voluto dare un segnale di discontinuità, optando per una scelta che appare fuori tempo nel 2024, ma che per un dirigente alle prime armi può avere senso. Mandare via i giocatori dopo una prestazione deludente non era un’opzione praticabile, perciò si è scelto di confermare Andrea Sottil in panchina. C’è ancora intesa con il direttore sportivo Pietro Accardi e il progetto tattico potrebbe cambiare per valorizzare nuovi giocatori, come il giovane Pedrola, inserendo freschezza e dinamismo.
La tensione tra squadra e tifosi è evidente. A Pisa, circa quattrocento sostenitori hanno espresso apertamente la propria insoddisfazione, accusando i giocatori di scarsa professionalità e impegno. L’assenza dei gruppi organizzati della curva Sud, che non seguono la squadra in trasferta per protesta contro la tessera del tifoso, non ha placato il malcontento generale, anzi ha amplificato le critiche sui social, dove la squadra è stata accusata di non fare gruppo e di allenarsi in modo blando. Manfredi ha probabilmente scelto il ritiro anche per ripristinare un senso di unità, sperando di rilanciare la stagione.
L’idea di un ritorno di Andrea Pirlo resta in sospeso, con i suoi rapporti ancora buoni con la squadra, anche se non vi sono contatti ufficiali. Per il ritorno dell'ex Juve sarebbe necessario un intervento diretto di Manfredi. Pirlo è ricordato per il suo carattere e per il legame positivo creato con i giocatori, ma le critiche verso di lui - legate alla carenza di grinta e alla disorganizzazione difensiva - non sono state risolte con Sottil. Anzi, la gestione attuale non ha portato a una valorizzazione della rosa simile a quella dell’anno precedente, quando Yepes, De Luca e Leoni erano riusciti a emergere. Lo riporta Repubblica.
La tensione tra squadra e tifosi è evidente. A Pisa, circa quattrocento sostenitori hanno espresso apertamente la propria insoddisfazione, accusando i giocatori di scarsa professionalità e impegno. L’assenza dei gruppi organizzati della curva Sud, che non seguono la squadra in trasferta per protesta contro la tessera del tifoso, non ha placato il malcontento generale, anzi ha amplificato le critiche sui social, dove la squadra è stata accusata di non fare gruppo e di allenarsi in modo blando. Manfredi ha probabilmente scelto il ritiro anche per ripristinare un senso di unità, sperando di rilanciare la stagione.
L’idea di un ritorno di Andrea Pirlo resta in sospeso, con i suoi rapporti ancora buoni con la squadra, anche se non vi sono contatti ufficiali. Per il ritorno dell'ex Juve sarebbe necessario un intervento diretto di Manfredi. Pirlo è ricordato per il suo carattere e per il legame positivo creato con i giocatori, ma le critiche verso di lui - legate alla carenza di grinta e alla disorganizzazione difensiva - non sono state risolte con Sottil. Anzi, la gestione attuale non ha portato a una valorizzazione della rosa simile a quella dell’anno precedente, quando Yepes, De Luca e Leoni erano riusciti a emergere. Lo riporta Repubblica.
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