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Stop a polemiche e veleni, in Svizzera parte il cammino della nuova Italia di Soncin
Dopo un Mondiale disastroso, con l’eliminazione alla fase a gironi, condito da polemiche e accusa incrociate e l’addio, non senza coda velenosa, della ct Milena Bertolini dopo quasi sette anni (73 gare con 49 vittorie, 10 pareggi e 14 sconfitte) l’Italia Femminile riparte e lo fa dalla Svizzera nella prima sfida della neonata Women’s Nations League che vede le azzurre inserite nel Gruppo D della Lega A. Un Gruppo ad altissimo tasso di difficoltà visto che le altre due avversarie, che si giocheranno il primo posto e l’accesso alla fase finale che mette in palio anche il pass olimpico (le 2 finaliste più la Francia; se la Francia è tra le finaliste, va ai Giochi la 3a classificata), saranno la Spagna fresca campione del Mondo e la Svezia prima del Ranking FIFA e terza all’ultimo Mondiale dove ha umiliato l’Italia con un pesante 5-0 nella seconda gara del girone eliminatorio.
L’Italia riparte da un nuovo ct, scelto dopo una lunga e travagliata ricerca – condita da molti no -, come Andrea Soncin. L’ex Venezia è alla sua prima esperienza in campo femminile e avrà il difficile compito di rivitalizzare un gruppo uscito con le ossa rotte dalle ultime due competizione (Europeo e Mondiale) e alle prese con un ricambio generazionale sempre complicato da gestire come dimostrato nell’ultima fase guidata Bertolini con diverse veterane che mal hanno digerito le scelte dell’ormai ex ct.
Tutto ciò va però messo alle spalle per iniziare un nuovo ciclo che possa riaccendere la passione nata nel 2019 al Mondiale di Francia e rimettere in moto un movimento che nell’ultimo anno ha subito pesanti rallentamenti nonostante stiano sbocciando diversi talenti che fanno ben sperare per il futuro. Le prime convocazioni, come logico che fosse, non hanno dato grandi indicazioni sulla strada che il neo ct vorrà percorrere con il ritorno di molte veterane che erano state messe da parte in vista dell’avventura in Oceania (da Sara Gama fino a Martina Piemonte passando per Valentina Bergamaschi e Aurora Galli) e la conferma di alcune giovani di belle speranze come Giulia Dragoni e Chiara Beccari, entrambe titolari a sorpresa nel torneo iridato.
Con la Svizzera, squadra insidiosa e che ben si è comportata al Mondiale, in palio ci sarà – almeno sulla carta – quel terzo posto che permetterebbe di evitare la retrocessione in Lega B (che segnerebbe un altro passo indietro per le Azzurre) e darebbe la possibilità di giocarsi la permanenza (col ritorno in casa) nello spareggio con la seconda di uno dei gironi della Lega B. Inoltre al termine della Nation’s League, le posizioni determinatesi saranno considerate per la composizione dei gruppi di Qualificazione per Euro 2025 in Svizzera.
L’Italia riparte da un nuovo ct, scelto dopo una lunga e travagliata ricerca – condita da molti no -, come Andrea Soncin. L’ex Venezia è alla sua prima esperienza in campo femminile e avrà il difficile compito di rivitalizzare un gruppo uscito con le ossa rotte dalle ultime due competizione (Europeo e Mondiale) e alle prese con un ricambio generazionale sempre complicato da gestire come dimostrato nell’ultima fase guidata Bertolini con diverse veterane che mal hanno digerito le scelte dell’ormai ex ct.
Tutto ciò va però messo alle spalle per iniziare un nuovo ciclo che possa riaccendere la passione nata nel 2019 al Mondiale di Francia e rimettere in moto un movimento che nell’ultimo anno ha subito pesanti rallentamenti nonostante stiano sbocciando diversi talenti che fanno ben sperare per il futuro. Le prime convocazioni, come logico che fosse, non hanno dato grandi indicazioni sulla strada che il neo ct vorrà percorrere con il ritorno di molte veterane che erano state messe da parte in vista dell’avventura in Oceania (da Sara Gama fino a Martina Piemonte passando per Valentina Bergamaschi e Aurora Galli) e la conferma di alcune giovani di belle speranze come Giulia Dragoni e Chiara Beccari, entrambe titolari a sorpresa nel torneo iridato.
Con la Svizzera, squadra insidiosa e che ben si è comportata al Mondiale, in palio ci sarà – almeno sulla carta – quel terzo posto che permetterebbe di evitare la retrocessione in Lega B (che segnerebbe un altro passo indietro per le Azzurre) e darebbe la possibilità di giocarsi la permanenza (col ritorno in casa) nello spareggio con la seconda di uno dei gironi della Lega B. Inoltre al termine della Nation’s League, le posizioni determinatesi saranno considerate per la composizione dei gruppi di Qualificazione per Euro 2025 in Svizzera.
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