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IL SAMPDORIANO - Furore battagliero e mente sgombra. Crediamoci con Chicco ed AttilioTUTTO mercato WEB
ieri alle 09:17Primo Piano
di Diego Anelli
per Sampdorianews.net

IL SAMPDORIANO - Furore battagliero e mente sgombra. Crediamoci con Chicco ed Attilio

Ci attendevano sei finali, una è stata vinta strameritatamente, ce ne mancano cinque. Siamo in piena lotta, è stata vinta “solo” una battaglia ma ottenendo questi tre punti ha ancora un senso crederci fino in fondo. E che battaglia. Già in settimana ci domandavamo come fosse stato possibile attendere dopo Spezia prima di prendere decisioni fondamentali e urgenti, ovvero fare piazza pulita sia sotto il profilo dirigenziale che tecnico, l'ennesima decisione incomprensione di un'annata da valzer degli errori. La sfida al Picco sarebbe stata in ogni caso dura, il nuovo staff in panchina avrebbe però avuto molti più giorni per lavorare con il gruppo e con quello Spezia attuale non era nemmeno escluso portare a casa un punto. Quel che è successo, ormai è successo. Torniamo all'attualità.

Contro il Cittadella il Ferraris è stato un'autentica bolgia, ha vissuto ogni fase del match con estrema intensità, incitando i nostri ragazzi in modo incessante e con un volume assordante, e costringendo gli avversari a perdere spesso il bandolo della matassa. I nostri primi 20 – 25' in campo sono stati incredibilmente positivi, è ritornato quel furore agonistico che sembrava inesorabilmente scomparso. Il Cittadella è stato schiacciato violentemente nella propria metà campo senza possibilità di uscire; gli attaccanti i primi a pressare in fase di non possesso, i centrocampisti agguerriti e tempestivi nel far girare la palla, i difensori sempre pronti a giocare d'anticipo impedendo agli avversari di far salire il baricentro in virtù di sponde o aperture sugli esterni. Restare sullo 0-0 dopo quella prima frazione era sinceramente preoccupante e infatti alla prima occasione, come ogni stagione maledetta insegna, ecco che subiamo lo svantaggio.

In quei lunghissimi secondi, nei quali ognuno di noi imprecava e cercava disperatamente un motivo per convincerci che non fosse successo nulla, oppure un intervento del Var, ecco che arriva la notizia tanto agognata e il goal viene annullato. Proprio in quei secondi d'attesa mi sono concentrato a guardare i volti dei nostri, non sono mancati diversi, tra i quali Venuti, che continuavano ad incitare i compagni nonostante la batosta subita a pochi secondi dal break, a testimonianza di un gruppo che voleva necessariamente reagire. Ed ecco che arriviamo al nocciolo della questione. Chicco Evani ed Attilio Lombardo sono arrivati soltanto lunedì, i primi allenamenti sono avvenuti martedì, in pochissimi giorni sono riusciti ad entrare nella testa della squadra, reduce da tre esoneri di allenatori e una classifica drammatica, rifacendole ritrovare libertà mentale, autostima, carattere, compattezza e determinazione. Contro il Cittadella possiamo tranquillamente affermare che tutti abbiano dato tutto quello che avevano, a prescindere dai limiti tecnici individuali o di reparto.

Un altro grande merito del nuovo staff tecnico è stato rimettere a posto la Sampdoria sul campo, dal punto di vista tattico. Finalmente (non ne potevamo davvero più) è ritornata la difesa a quattro nella quale Curto si è contraddistinto per tempismo negli anticipi e personalità, si è optato ad un centrocampo a tre, nel quale Ronaldo Vieira, se agisce da mezzala come già avvenuto lo scorso anno durante la gestione Pirlo con buoni risultati al fianco di Kasami e Yepes, si trova a proprio agio, non ha più responsabilità di impostare la manovra e può dedicarsi agli strappi in progressione, al lavoro di interdizione e al pressing a tutto campo. Ricci si è confermato di gran lunga il miglior regista attualmente presente nell'attuale organico, ha giocato a testa alta, smistando palloni con precisione e ritmo. Benedetti è ritornato nella sua posizione più congeniale, non mettendosi particolarmente in mostra fino a quando si è reso protagonista del decisivo cross per il goal di Sibilli.

In attacco sono palesi le difficoltà nel renderci pericolosi. Niang non era al meglio ed è entrato nella ripresa, Coda ha manifestato limiti nel tener palla e a far salire la squadra e frenesia al momento delle conclusioni, Sibilli si è dannato l'anima e il goal ha ribaltato una prestazione sì generosa ma poco concreta fino a quel momento, Depaoli è stato adattato al ruolo di esterno offensivo per poter presentare un 4-3-3 credibile. Nessuna invenzione, nessun rischio, tanta competenza, intelligenza e oculatezza nell'individuare il modulo più adatto all'attuale Sampdoria, valutando l'organico a disposizione, la situazione psicologica e la posizione di classifica. Ogni giocatore è stato collocato nel ruolo più congeniale alle proprie caratteristiche per poter rendere al meglio. Adesso servirà dare continuità in termini di prestazione e risultato nelle prossime cinque gare, tutte sfide difficili, nelle quali dovremo dare il 101% per avere speranze di proseguire la remuntada salvezza.

Chicco ed Attilio, oltre a cuore, anima, attaccamento alla causa blucerchiata e tantissima competenza, ad un certo punto sembravano voler entrare in campo anche fisicamente nella concitata fase decisiva del match. Sono Uomini di calcio e Sampdoriani, gli unici requisiti possibili per credere tutti quanti al raggiungimento dell'obiettivo comune. Senza tabelle, dovremo scendere in campo per ottenere il massimo su ogni campo e poi guarderemo dove saremo arrivati. È una bagarre incredibile che coinvolge mezzo campionato, saranno numerosi gli scontri diretti. Dovremo affrontare ogni match con libertà mentale, carattere e spirito di gruppo, chi scenderà in campo sarà accompagnato dall'incitamento della tifoseria mai doma e del nuovo staff tecnico, disposto al tutto per tutto per portare la Sampdoria in salvo.