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Tissone: "Sampdoria, servono risultati. Mi emoziono se parlo di R. Garrone"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
mercoledì 11 dicembre 2024, 13:29News Doria
di Emanuele Massa
per Sampdorianews.net

Tissone: "Sampdoria, servono risultati. Mi emoziono se parlo di R. Garrone"

L'ex centrocampista della Sampdoria Fernando Tissone ha parlato della sua esperienza in blucerchiato ai microfoni di pianetaserieb.it:

“Giocare per la Sampdoria è stata un’esperienza fantastica. Parliamo di un club storico, che ha vinto uno Scudetto e giocato in Europa per tanti anni. Alla mia prima stagione lì raggiungemmo la qualificazione in Champions League, un traguardo magnifico, avevo centrato la massima competizione europea già con l’Udinese, ma considero quella con il Doria come la vera prima volta, perché con i friulani giocai appena due partite nell’annata in questione (2004-2005). Con la Samp la musica era diversa, mi sentivo parte integrante di un grande gruppo, talentuoso e compatto. C’era un allenatore che stava facendo molto bene come Delneri, oltre a giocatori della caratura di Cassano, Pazzini, Palombo e tanti altri. In quell’annata mi sono tolto davvero tante soddisfazioni”.

La “tua” Sampdoria era quella dell’indimenticato e indimenticabile Presidente Riccardo Garrone. “Il mio ricordo va all’uomo, perché è difficile trovare nel mondo del calcio una persona come Garrone. Ho vissuto numerose cose con lui, per me è stato davvero importante, mi ha dato tanto e lo ricordo sempre con tanta stima. Ancora oggi mi emoziono quando ne parlo. Era in grado di trasmettere passione senza essere invadente, non si faceva vedere sempre, dava molto spazio alla squadra pur facendo sentire la propria presenza con un abbraccio o una parola. Una persona, ribadisco, davvero di qualità”.

Tornando al presente, le cose per la Sampdoria non vanno per il verso giusto. “Seguo le vicissitudini della Samp. È un momento molto difficile, che probabilmente parte dai problemi societari della scorsa stagione e dal conseguente strascico. Tutto ciò porta insicurezza nell’ambiente e nei calciatori, ed è una fattispecie che, secondo me, le parti coinvolte non sono riuscite a cambiare. Servono risultati, magari un bel filotto di vittorie consecutive, ma in assenza di questi le cose resteranno difficili, perché la cosa più importante nel calcio è la mentalità, che deriva da un mix di risultati, appunto, e serenità. Al momento credo che sia questo che manchi alla squadra, perché il gruppo c’è, gli allenatori che si sono visti in panchina sono comunque bravi, e la tifoseria è tra le migliori in Italia, dunque non è una questione di questa o quella mancanza, ma senza continuità ci si sente, e probabilmente ci si trova, sempre in bilico”.