SAMPDORIA MVP: il cecchino Coda non si smentisce
La Samp non passa l'esame di maturità contro la Juve Stabia, in una partita dal doppio volto che lascia increduli per l'atteggiamento compassato della ripresa, dopo un primo tempo sostanzialmente trascorso senza correre rischi, badando alla sostanza. Se c'è un giocatore che emerge nel blackout generale, è però ancora una volta Massimo Coda che, in barba a chi sortiva perplessità anagrafiche, trasforma in oro quel poco che arriva dalle sue parti e non perde mai la tenacia né la concentrazione.
Nel primo tempo prima fa tremare il palo alla destra di Thiam su punizione, poi sblocca il match, appostato come un cecchino per il tap-in vincente sugli sviluppi di un corner toccato di testa da Bellemo, che si trasforma in un assist per il numero nove. 130° goal in serie B, a quattro lunghezze da Stefan Schwoch, miglior marcatore della categoria.
Il rammarico, è non fornire munizioni a un cannoniere in grado di fare fuoco da tutte le posizioni (Modena docet). Lasciato troppo spesso da solo, fa a sportellate, lotta, protegge palla, fa salire i centrocampisti e appoggia, ma le palle giocabili in un Ferraris spettralmente deserto arrivano col contagocce. È lui il nostro MVP, l'esempio di caparbietà e cinismo, testa e cuore che tutti dovrebbero seguire. In B serve essere compatti e pratici. Alla Samp, oltre Coda, stasera sarebbe servita la testa (giusta).