Atalanta-Salernitana, le pagelle: il centrocampo è una sinfonia, Dragusin colpevole sul goal
SEPE 6 - Buona la risposta su Maehle nella ripresa, incolpevole sul goal di Pasalic. Per il resto gara di ordinaria amministrazione.
MAZZOCCHI 6,5 - Da il via all'azione del goal con un traversone dalla trequarti telecomandato per la sponda di Djuric. Tiene a bada Zappacosta e Boga che dal suo lato impazzano con foga, ed esce stremato con i crampi. Dal 84' DRAGUSIN 5 - meriterebbe s.v. ma l'errore sul goal è da horror e condanna una squadra che meritava i tre punti e l'impresa.
RUGGERI 6,5 - Schierato a sorpresa nei tre dietro per contenere le sfuriate di Muriel e Boga, mantiene sempre la posizione, coprendo la sua zona di campo e garantendo tranquilità al reparto. Contro la sua ex squadra sfodera una prova di orgoglio e di coraggio: esce per infortunio e metà primo tempo. DAL 66' GAGLIOLO 6 - Entra a freddo ed entra bene, anche perchè dal suo lato ci sono Malinovski e Maehle che sono freschi e pericolosi. Si arrangia come può e prova a chiudere i varchi che si creano con il palleggio ospite.
FAZIO 6,5 - Comanda la difesa e lo fa dettando i giusti tempi di uscita, sia sulle palle alte che sul palleggio dell'Atalanta. Di testa le prende tutte, va spesso in anticipo, anche rischiando talvolta la giocata, ma gli va sempre bene. Sul goal subito sale bene ma Dragusin non lo segue. Confermiamo, è tornato.
GYOMBER 6,5 - Altra grande prestazione del centrale granata, divenuto ormai nelle ultime gare una vera a propria certezza. La vicinanza di Fazio gli fa bene e lo ha fatto crescere nei tempi di intervento e nelle marcature. Un altro giocatore rispetto alla prima parte di campionato. Ritrovato.
ZORTEA 5,5 - Sente forse troppo la partita e non brilla ne in fase offensiva ne in fase difensiva. Parte largo, stringe poco, spesso va in difficoltà e costringe i compagni a dargli manforte.
LASSANA COULIBALY 7 - Con Ederson sicuramente il migliore in campo. Gladiatore inossidabile, combatte in ogni zona di campo e si lascia andare spesso anche a qualche dribling di pregevole fattura, con tanto di tunnel. Sfiora il goal di testa nella ripresa e manca l'impatto con la sfera su intuizione di Verdi nella prima frazione. Si inserisce frequentemente e va spesso alla conclusione. Mastino.
EDERSON 7 - Non fanno più notizia le sue prestazioni. Copre, si inserisce, va alla conclusione ma soprattutto segna: domenica dopo domenica, gara dopo gara, è sempre più decisivo con le sue giocate e i suoi tempi di gioco. Delizia la platea con qualche giocata in stile beach soccer. Carioca puro. DAL 84' KASTANOS s.v.
BOHINEN 7 - In Italia era difficile pescare nel mercato di Gennaio un play basso come lui. Sabatini lo ha scovato in Russia e portato a Salerno, confermando il suo talent instinct. Muro in fase difensiva, geometra in fase di impostazione, con inserimento e propensione alla conclusione: prototipo perfetto del centrocampista moderno. Rivelazione.
VERDI 6,5 - Il ruolo da seconda punta gli sta proprio bene. Come con la Fiorentina nella prima frazione, gioca in appoggio a Djuric e lo fa bene, non lasciandolo mai solo. Va in mezzo al campo e sull'esterno, tagliando a fette il centrocampo bergamasco e mandando in crash la difesa con le sue giocate. Numeri e serpentine a gogo, gli manca solo il goal. Funambolo. DAL 84' Mousset s.v.
DJURIC 6,5 - Il gigante bosniaco da sfoggio delle sue capacità anche al cospetto di ospiti non graditi come Palomino e Demiral. Di testa le prende tutte, specie quando prende ancora una volta l'ascensore e va al piano superiore a quello di Scalvini, servendo Ederson per il vantaggio. E' migliorato tanto con i piedi, e si vede quando imposta a centrocampo da vero regista. Gigante. DAL 78' BONAZZOLI 5,5 - Non entra benissimo in partita, sbagliando qualche appoggio e commettendo diversi falli. Il momento non era dei migliori, ma non fa nulla per cambiare l'inerzia della partita.
DAVIDE NICOLA 7 - Fino all'88esimo meriterebbe un 8 pieno, per la prestazione, per il coraggio, per l'ennesiima vittoria, la quarta di fila, che si stava configurando. Paga la stanchezza e la poca lucidità degli ultimi minuti, su cui pesano anche i cambi tardivi messi in campo. Sinceramente, non si può chiedere di più, anche se resta l'amaro in bocca in per un pari al termine di una gara giocata alla pari contro una big.