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Quel 'Sottil' confine tra ambizione e rischio
mercoledì 3 luglio 2024, 00:00Editoriale
di TS Redazione
per Tuttosalernitana.com

Quel 'Sottil' confine tra ambizione e rischio

A cura di Claudia Marrone

Un rientro dalla ferie non proprio felice il mio, sportivamente parlando, considerando il crac della Nazionale; disastro del quale avrei voluto parlare quest'oggi, anche se poco inerente alla Salernitana, ma per proporre a voi una mia riflessione circa un sistema al collasso che nessuno sembra voler vedere, che cambia sempre tutto per non cambiare mai niente. Ma non è questo il momento, perché questo inizio di luglio ci ha regalato subito la grande sorpresa: Andrea Sottil - da ieri anche ufficialmente, con tanto di nota del club - non inizierà il ritiro con la Salernitana, non più convinto da un progetto sportivo che vede la Brera Holdings ormai fuori dai giochi. Tramontata infatti la trattativa con il presidente Danilo Iervolino, che quindi andrà avanti in solitaria. 

Ma come? Con Gianluca Petrachi sicuramente, il Ds ha scelto di andare avanti. E nei giorni scorsi si era molto discusso per colui che era il prescelto per la panchina: Gaetano Fontana. Sì, un esordiente per la Serie B, e un nome che si lega alla Salernitana... non per un fatto positivo. Ma andiamo per ordine: Fontana inizia la sua carriera da allenatore nella stagione 2008-2009 sulla panchina del Centobuchi in Serie D, categoria dove rimane fino alla stagione 2011-2012, poi, a luglio 2013, il salto in Serie C, alla Nocerina, quella Nocerina dalla quale si dimette il 10 novembre 2013. Il perché è semplice: a seguito di minacce ricevute dagli ultras molossi, i suoi calciatori iniziano a fingere infortuni, rimangono in 6 in campo perdendo a tavolino la gara contro i granata e venendo poi estromessi dal torneo per illecito sportivo. La partita costa al tecnico una squalifica di 3 anni e 6 mesi, ma 15 mesi gli vengono condonati. Ecco quindi l'approdo alla Juve Stabia, poi al Cosenza, successivamente alla Casertana e infine al Fano: quattro esoneri. Salva poi l'Imolese, ma anche li un nuovo esonero, poi l'annata alla Turris e, da questo gennaio, l'esperienza sulla panchina del Latina, che lo ha pure già confermato per la stagione ventura, con tanto di opzione per la successiva. E qui l'inghippo, con i pontini che chiedono l'indennizzo economico per liberarlo e la trattativa che salta. 

Secondo allenatore 'andato' in pochissimi giorni. Anche se il suo profilo era ben diverso da Sottil. Le alternative finora emerse? Poche idee... ma confuse. Inizialmente si era parlato di Fabrizio Castori, che appare vicino a un calcio non più attuabile con le continue evoluzioni dello stesso, e Alberto Aquilani, reduce dalla sua prima stagione - molto in chiaro scuro - in Serie B: poca gloria con il Pisa, e segnali chiari di logica inesperienza, che non sono mai una colpa (l'inesperienza si colma con il tempo, sia chiaro) ma non possono collimare con quelle che teoricamente dovrebbero essere le ambizioni della Salernitana. Adesso, ecco i profili Fabio Caserta, Cristiano Lucarelli... e Stefano Colantuono. Che già lo scorso anno ha cantato e portato la croce: fatelo respirare. 

A ogni modo, la domanda sorge spontanea, ed è probabilmente il nodo centrale del tutto: quali sono le reali ambizioni della Salernitana? Presumevo un'immediata risalita in Serie A, ma probabilmente Petrachi avrà un compito più arduo del previsto: la conferenza stampa odierna, forse, lo chiarirà...