Salernitana, i top e flop del match con la Cremonese
Una Salernitana finalmente gladiatoria vince e convince con la quotata Cremonese e ringrazia la saracinesca Christensen che chiude la porta alla veemente reazione ospite. Tre punti di platino. I top e i flop del match
TOP
Christensen - Prestazione mostruosa e assolutamente determinante per la vittoria granata. Almeno cinque interventi prodigiosi con cui cala la saracinesca sulla porta della Salernitana e dimostra di avere un repertorio completo. Esplosività, riflessi e tante letture indovinate. Bravo tra i pali e nelle uscite alte e basse. Padrone dell' area di rigore e lucido anche nei momenti più concitati
Ferrari - Torna la diga ammirata nelle prime uscite a Salerno. Sempre ben posizionato e bravo nelle letture difensive con il giusto combinato di esperienza, fisicità e intelligenza calcistica. Invalicabile per De Luca e tutti gli attaccanti avversari che finivano nella sua zona. Prestazione importante anche nel comandare il reparto. Si procura un altro rigore confermandosi pericoloso anche quando si sgancia in area ospite
Amatucci - Schermato come al solito fai mediani avversari, va a cercarsi spazi e cresce con il passare dei minuti dimostrando di gradire il clima gladiatorio. Bravo soprattutto quando recupera e sporca tanti palloni alla Cremonese e quando si abbassa per proteggere la sua difesa. Almeno tre interventi importanti in situazioni difficili nella propria area
Tongya - Dopo diverse gare sottotono sta tornando. Parte bene e dimostra di avere più gamba e più fiducia nel puntare gli avversari per dribblare e nel partire in percussioni palla al piede. Illuminante nella gestione del pallone nel contropiede che porta alla rete decisiva di Raimondo, mette Verde in porta e lotta anche da gregario. Esce meritatamente tra gli applausi
FLOP
Ghiglione - In una grande giornata a tinte granata è lui l' unica nota stonata. Non si comprende francamente come continui a partire titolare, non ci mette né grinta, né corsa, né qualità. Dalle sue parti la Salernitana soffre e non spinge. Impreciso, molle e non adeguato in una squadra da battaglia che deve salvarsi