Salernitana, ancora azzerati i quadri tecnici: promozione per il novello ds Filomeno Fimmano'?
Altro che progetto triennale fondato su solide basi e soprattutto su un'idea di continuità tecnica e programmatica! Presso la Salernitana di patron Iervolino è andato in scena l'ennesimo ribaltone dei quadri tecnici e dirigenziali sportivi, con l'abdicazione volontaria di mister Colantuono e l'esonero di Petrachi, subito e maldigerito dal leccese, in favore del duo Breda-Valentini. L'ex direttore sportivo di Torino e Roma avrà anche il suo bel caratterino, ma parrebbe essere stato palesemente vittima di una strategia del club finalizzata ad indebolirne la figura e la credibilità, con le prime picconate pubbliche dell'ad Milan ad inserirsi in un contesto di mancato supporto al ds uscente e di una sua progressiva marginalizzazione all'interno delle dinamiche operative e programmatiche della Salernitana.
Petrachi, che nella trasferta di Catanzaro avrebbe manifestato tensione e insolito nervosismo, avrebbe percepito la crescente sfiducia e quasi avuto sentore di una pianificazione a tavolino volta a fare finire il suo tempo all'ombra dell'Arechi, magari cogliendo la palla al balzo per interrompere il rapporto alla prima opportunità che fosse capitata. La posizione in classifica della Bersagliera non è chiaramente positiva e sicuramente non in linea con le aspettative, ma le attenuanti si sprecherebbero a favore del dirigente pugliese, costretto ad operare in condizioni limite e sempre aziendalista al massimo nella condotta e nei risultati conseguiti in termini di entrate economiche messe a bilancio da Iervolino. Petrachi avrebbe ultimamente battuto i proverbiali pugni sul tavolo, bussando a denari e a rinforzi importanti, e soprattutto chiedendo di muoversi da subito alla voce entrate senza il capestro del dover prima cedere e poi comprare.
L'ex ds granata avrebbe bloccato alcuni calciatori già pronti per essere tesserati in questi primissimi giorni di gennaio, atleti che non arriveranno più a Salerno causa del suo esonero e dell'arrivo di Valentini come nuovo uomo mercato dei campani. Milan, dopo le ultime sconfitte e nei vari incontri con esponenti della tifoseria organizzata, aveva parlato di rinforzi pronti e subito annunciabili, ma a chi si riferiva l'ad? A quelli con cui parlava Petrachi o ad altri calciatori contattati da lui stesso o da un ds in pectore? Al momento appare soltanto essersi realizzato un nuovo azzeramento, ovvero un reset che porta a zero il lavoro di questi mesi e fa ripartire le lancette della programmazione triennale con nuovi e più fascinosi attori. Intanto la novità degli ultimi giorni dice che Filomeno Fimmano', rampollo dell'avvocato Francesco dall'inizio super esposto e parlante nella Salernitana a fianco di Iervolino, ha acquisito il patentino di direttore sportivo. Il neo ds potrebbe essere in odore di promozione nella Salernitana, andando ad affiancare operativamente Marco Valentini, ufficialmente responsabile del mercato granata? A trattare sarà (o sarà già stato) un duo, composto da un dirigente con più esperienza, ma fermo da tempo e non paragonabile all'esonerato Gianluca Petrachi, e un professionista alle primissime armi favorito nell'ascesa dal ruolo e dall'ascendente paterno nel club?
Le domande sono tante e ad esse potrebbe aggiungersene un'altra probabilmente di facile risposta ipotizzabile: Petrachi avrebbe potuto accettare un simile affiancamento progressivo di Filomeno Fimmano', che dall'area scouting inizierebbe la scalata alla più prestigiosa posizione di direttore sportivo o di consulente di mercato di fatto? Difficile diremmo, di certo al momento abbiamo che a livello di tifoseria si registrerebbe un autentico plebiscito a favore del destituito Petrachi e un notevole scetticismo sul nome di Valentini e sul nuovo corso societario, che coinvolge lo stimato e amato Roberto Breda, cui, però, si sono rivolti appelli a non accettare o a farlo soltanto in presenza di precise garanzie tecniche. In questo momento più che mai solo ed esclusivamente i fatti, ovvero operazioni di mercato importanti e celeri, potrebbero riscattare un operato societario apparso più che singolare e oggetto del marcato dissenso della piazza. La città attende per giudicare in via definitiva e il credito dato al duo Iervolino-Milan sarebbe praticamente esaurito, come ne è stata testimonianza la posizione reiterata di una curva ancora sull'Aventino in attesa di fatti tangibili e non di ciarle al vento.