Juve Stabia, la spinta di Floriani Mussolini: tanta corsa e adesso il sogno del primo gol all'Arechi
Il suo arrivo è stato accolto con curiosità la scorsa estate, un cognome fin troppo roboante a precederlo. Benito Mussolini il bisnonno, Alessandra Mussolini la mamma: il ragazzo non poteva trovarsi che sotto la luce dei riflettori. Romano Floriani Mussolini (il nome del nonno materno, i cognomi di padre e madre) non si è mai smosso più di tanto. Testa bassa e pedalare, col gialloblù della Juve Stabia oggi, come lo scorso anno con la maglia del Pescara di Zeman e prima ancora con le giovanili della Lazio. Di chilometri l'esterno di Pagliuca, dall'inizio del campionato di serie B a oggi, ne ha percorsi, eccome. Mussolini è un autentico metronomo della fascia di competenza. Da destra, dove ha iniziato in estate, a sinistra, dove ultimamente è impiegato dall'allenatore, che lo inverte spesso con Fortini in base all'avversario. L'ex laziale è punto fermo della Juve Stabia. «Il passaggio in B ha detto in questi mesi - non è stato sofferto. Venivo dalla scuola di Zeman, che fisicamente mi ha forgiato. Qui ho trovato Pagliuca che punta tanto sulla tattica e le motivazioni: sono due grandi allenatori».
"IL COGNOME? NON È UN PESO"
Tre gli idoli: Walker, Cancelo e Arnold. Il sogno resta quello della serie A, magari con la maglia della squadra del cuore. E poi la Nazionale. "Dovesse arrivare la chiamata della Lazio, sarebbe bellissimo non si è mai nascosto - ma sono consapevole che la strada da fare è tanta ancora. Bisogna prima di tutto far bene quest'anno, continuare il cammino con la Juve Stabia ed arrivare presto alla quota salvezza. Poi, chissà...". L'altro traguardo da raggiungere è la laurea in Scienze dell'amministrazione del calcio. A Castellammare si trova benissimo, anche per le origini napoletane di mamma Alessandra, che è spesso al Menti per seguire le gare interne dei gialloblù, per non parlare, poi, della parentela con Sophia Loren, di cui è pronipote. "Zia Sophia è un'icona, quando viene in Italia andiamo a trovarla, è sempre bellissima". Classe 2003, ma già maturo, tant'è che il cognome non sembra affatto stargli stretto. Anzi, a chi gli ricorda il legame con il Duce, risponde sempre con molta serenità: "È stata una figura importante dell'Italia in passato. Ma oggi il mondo è cambiato".
In campo una sola pecca: il gol, che in realtà non è mai stato il suo forte. Eppure, soprattutto quest'anno, tra pali e prestazioni super dei portieri avversari, Floriani Mussolini è stato vicinissimo alla prima marcatura in serie B. A Salerno domani vuole essere uno dei assoluti: un campo grande come l'Arechi, un ambiente caldo come quello granata potranno essere uno sprone in più, dopo un periodo di lieve flessione dovuto anche alle tante gare risputate (è stato sempre presente da inizio anno), per una prestazione da incorniciare. Un derby che a Castellammare è molto sentito, l'ennesima esame di maturità di un gruppo che vuol continuare a stupire.