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Salernitana, col Catanzaro avanza la soluzione doppio centravanti?TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
ieri alle 23:30News
di Raffaella Sergio
per Tuttosalernitana.com

Salernitana, col Catanzaro avanza la soluzione doppio centravanti?

All'antivigilia dell'importante match casalingo della Salernitana contro il Catanzaro, mister Martusciello starebbe sempre più prendendo in considerazione la possibilità di schierare in campo la sua squadra con il doppio centravanti d'area di rigore ed a supporto un trequartista puro e una mediana a tre elementi di qualità. La soluzione rappresenterebbe sicuramente una variante tattica significativa rispetto alle scelte portate sinora avanti dall'allenatore ischitano, il quale si è infatti sempre orientato in partenza per schieramenti con una sola punta centrale, a fungere da unico terminale offensivo con dietro talvolta una batteria di mezze punte e talaltra con ai fianchi due ali tecniche, rapide nello stretto, brave nei dribbling e nei tagli. A dirla tutta nonostante questa variante sia stata provata e valutata, resterebbe comunque più probabile la conferma di uno dei due suddetti moduli, almeno dal primo minuto, contro i calabresi domenica all'Arechi.

 Allo stato attuale, secondo le indicazioni pervenute dalla settimana di allenamenti, il favorito per partire al centro dell'attacco granata sarebbe ancora una volta il polacco Wlodarczyk, sebbene scalpiti Simy, uno ultimamente dal piede caldo, e pure Torregrossa, voglioso di riscatto davanti al pubblico amico dopo il flop dal dischetto ad Udine in coppa Italia. Analizziamo, tuttavia, cosa in pratica cambierebbe del modo di giocare della Bersagliera nelle due diverse soluzioni esaminate: con un solo attaccante centrale, a questi si chiederebbe a seconda dei contesti di gioco di fungere da riferimento per lo sviluppo della manovra offensiva, di attaccare con i tempi giusti la profondità e di svariare allargandosi sulle corsie esterne. Il centravanti infatti tanto con il 4-2-3-1 che con il 4-3-3, oltre che provare a finalizzare l'azione battendo a rete in prima persona, deve aprire spazi per gli inserimenti in zona offensiva delle mezze punte nel primo caso e di esterni e mezzali d'assalto nel secondo schema. 

Questi sistemi consentono, grazie al dinamismo e alla partecipazione della prima punta, ai granata di sviluppare una manovra basata su un tecnico possesso palla nel breve e su una buona dose di imprevedibilità date le molteplici soluzioni per aprire le difese rivali e i molteplici uomini che potrebbero arrivare in area a concludere le azioni. Il problema può essere, però, rappresentato dal fatto che qualora il centravanti non sia particolarmente in giornata o i centrali avversari, con il supporto magari del vertice basso, riescano a limitarlo nei movimenti oppure a schermare le linee di passaggio per lui, rischia di risentirne il gioco d'attacco tutto, specie se viene a calare l'intensità e la velocità di circolazione palla. Oltre alla punta centrale, per la buona riuscita del modulo 4-2-3-1 occorre che gli esterni offensivi prendano rischi in dribbling e puntino la linea avversaria, magari tagliando e accentrandosi per conferire possibilità di uno-due pericolosi ai limiti dell'area ospite. Così facendo Tongya, domenica però ancora out, mise in crisi i dispositivi difensivi del Pisa di Inzaghi, grazie ai movimenti e agli assist di Wlodarczyk.

Nel match contro il Catanzaro uomo chiave con questo modulo potrebbe essere, invece, un Verde apparso in crescita a Reggio Emilia. Qualora invece Martusciello optasse per il 4-3-3, allora, invece, si chiederebbe alle due ali, che probabilmente sarebbero Braaf a sinistra e Verde a destra, di creare pericoli, e magari scambiarsi le zolle di azione, per non dare facili punti di riferimento alla retroguardia giallorossa. Il 4-3-3 consentirebbe anche alla linea mediana di avere più opportunità, soprattutto con le mezzali (al momento favoriti Reine-Adelaide e Maggiore, con l'insidia Soriano) di inserirsi in attacco e arrivare finanche a concludere in prima persona. E se, invece, un po' a sorpresa ma neanche troppo, l'ex mister dell'Empoli e della Lazio propendesse alla fine per il doppio centravanti? Allora muterebbe più di qualcosa nel modo di attaccare dei padroni di casa. La Salernitana, stavolta, avendo ben due giocatori strutturati fisicamente e forti nel gioco aereo, tenderebbe a mettere cross al centro dell'area e a giocare di più sul lungo che nel corto, sebbene, anche qui, conoscendo ormai il modo di intendere il calcio di Martusciello, uno dei due attaccanti dovrebbe sicuramente muoversi molto e partecipare alla manovra e agli scambi stretti con il trequartista o i centrocampisti che, a turno, salgono per accompagnare lo sviluppo del tema offensivo.

A fungere da raccordo sono più o meno validi tutti e tre i calciatori potenzialmente impiegabili, anche lo stesso Simy ultimamente avrebbe molto migliorato il proprio coinvolgimento nelle trame di squadra dalla cintola in sù. Con le due punte contemporaneamente a riempire l'area la Bersagliera acquisterebbe in pericolosità sulle palle da fermo ed in fisicità nei corpo a corpo ma il rischio sarebbe di essere pure più prevedibili e di dare più riferimenti ai marcatori avversari, così come di intasare gli spazi per gli inserimenti a sparigliare di mezzali e trequartista. Tornando più a mettere il focus sul Catanzaro, i calabresi non starebbero vivendo il loro migliore momento di forma e potrebbero per tanto venire a Salerno con il baricentro medio basso e con un atteggiamento più di attesa, anche viste alcune assenze pesanti tra le loro fila, su tutte quella del bomber locale Pietro Iemmello

Al cospetto di una squadra chiusa Martusciello potrebbe scegliere di mandare in battaglia l' attacco pesante, puntando a schiacciare dietro gli ospiti e a riempire l'area di rigore rivale, magari sfruttando eventuali occasioni da calcio piazzato o il presumibile alto numero di corner battibili. Diversamente, infine, con la scelta, favorita ad ora, di riconfermare una sola punta centrale di peso, si opterebbe per non snaturare lo spartito tattico suonato in prevalenza e per il superare l'opposizione giallorossa con le armi del dinamismo, del palleggio nel breve, degli interscambi e degli improvvisi inserimenti spariglia carte, sulla falsariga del più bel primo tempo disputato sinora dalla Salernitana, quello contro il Pisa nel principe degli stadi. Vedremo cosa sceglierà alla fine Martusciello, ma la certezza adesso risiede in una buona condizione sia di Wlodarczyk che di Simy, nonché, benché sia stato altalenante nel suo rendimento, sulla possibilità di monetizzare la fame di riscatto di un bomber che vuole fortemente ritrovarsi come Ernesto Torregrossa.